Due scenari si rappresentano nel mondo del gioco d’azzardo pubblico e dei casino migliori: ormai, tante piccole e medie imprese del settore si fondono oppure si impegnano in acquisizioni di varia natura, sperando così di fare un “fronte comune” alle novità introdotte e per salvaguardare il ruolo fino ad oggi svolto. Altro scenario è quello che si rappresenta con la ormai fatidica Conferenza Unificata dalla quale tutti gli addetti ai lavori “dipendono”… Un palcoscenico complessivo sul quale si sta svolgendo il futuro dell’industria del gioco che cambierà gli equilibri di tutta la filiera e del mercato attuale. Questo 2016 porterà per il gioco pubblico il rinnovo delle concessioni per il gioco del bingo, per l’online e per le scommesse sportive. Vi saranno, quindi, nuove strutture che promettono grande competizione in uno spazio di mercato sempre più “ristretto” e sempre più “oneroso”.
E poi che dire dell’offerta di gioco che sarà estremamente più contenuta rispetto a ieri, con un numero minore di licenze disponibili e con una diminuzione anche di slot machine? Sopratutto, questa diminuzione ha portato alle operazioni finanziarie di cui sopra, almeno per quello che riguarda gli operatori del gioco terrestre. Al di là poi delle future restrizioni, le agenzie di scommesse come le sale bingo sono destinate a rappresentare un punto vendita globale (tipo le famigerate “gaming hall”) in linea con le nuove esigenze del mercato: questo spiegherebbe l’interesse dei grandi gruppi di gioco rispetto alle prossime gare con il conseguente “fermento” che si nota nel settore in tutti i suoi segmenti.
Questo è il momento più difficile per il gioco pubblico
