giovedì, Giugno 12, 2025
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Scatta la multa e il reato penale per la pipì dei cani in strada

In provincia di Verona, un uomo ha ricevuto una multa di 157 euro. Il motivo? Il quarantaquattrenne non ha pulito la porzione di strada su cui i suoi due cani avevano appena finito di urinare. Secondo l’ordinanza vigente nel comune, il padrone degli animali sarebbe dovuto intervenire immediatamente con dell’acqua, sulla zona in questione.

Sulla vicenda si è pronunciata anche l’ Aidaa, l’Associazione Italiana per la difesa animali ed ambiente. Il presidente Lorenzo Croce ha definito l’episodio come un evento che va oltre il ridicolo. Spera, infatti, che il prefetto elimini le disposizioni di tali ordinanze.

La situazione ha dell’assurdo. Le parole di Croce a Adnkros: “Se non ci fosse una persona che deve pagare quasi 160 euro di multa direi che tutto potrebbe concludersi con una grassa risata.” L’associazione di cui è al vertice: “non lascerà passare inosservata questa follia amministrativa, se del caso ricorrendo al presidente della Repubblica”.

A dir il vero, il comune di Verona non è l’unico ente locale ad aver stabilito provvedimenti e sanzioni per gli escrementi degli animali. Si potrebbe pervenire anche alla decisione di una vera e propria responsabilità di stampo penale, ai sensi dell’art. 639 del codice penale. L’oggetto di tale testo normativo è il reato di imbrattamento. Per cui, lasciar che il proprio amico a quattro zampe faccia i suoi bisogni lungo la strada, e non pulire, potrebbe diventare un reato.

L’importo della relativa sanzione pecuniaria si aggirerebbe intorno ai 100 euro, se il danno è riportato su cose o immobili altrui. Se l’episodio riguarda l’imbrattamento di mezzi pubblici o privati, la cifra stimata andrebbe da 300 a 1000 euro. Se, invece, è coinvolto un bene storico o artistico, si potrebbe arrivare addirittura a 3000 euro.

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