Ha dell’incredibile quello che è accaduto ieri mattina, precisamente dalle ore 7:30 alle 14:50, a Napoli Frullone. A raccontarlo è Laura, una delle persone coinvolte in questo folle episodio, al Mattino.
La sua avventura negativa comincia quando qualche giorno fa scopre di essere entrata a contatto con un collega avente un parente stretto positivo al Coronavirus. Una volta allertato il suo medico di base questo le consiglia di sottoporsi ad un test.
“Mi avevano detto di anticiparmi rispetto all’orario di inizio delle visite perché ci sarebbe stata un po’ di gente ma non immaginavo di trovarmi in quella bolgia infernale“, ha raccontato Laura non poco scossa dall’accaduto.
“All’arrivo delle guardie giurate quella gigantesca massa di persone si muove all’unisono – ha poi continuato – tutti accalcati sotto al casotto per conquistare il numero. Ti senti stritolata in quella poltiglia di persone, se poi c’è anche la pioggia diventa tutto più difficile”.
“Potrei essere stata contagiata proprio qui in attesa del tampone. Decine di persone mi hanno respirato addosso a dieci centimetri di distanza e anche se indossavano la mascherina, credetemi, il loro respiro lo sentivo ugualmente addosso. Non a caso quando sono tornata a casa avevo la febbre. Tutto questo è inammissibile”.
