Arrestate le tre persone, nel cuore di Napoli, per aver minacciato in modo continuativo ed insistente il rapper Clementino (33 anni). Alla base di tutto, una mancata collaborazione tra la Iena White e il neomelodico Vincenzo Carbone, detto Enzo Di Palma. 
Stranisce, ancora una volta, a chi vive fuori Napoli che si arrivi a tanto ma i segnali lanciati, già, in precedenza da Clementino su Facebook non erano semplici disavventure. Il rischio è stato corso non solo ed unicamente dal rapper di Avellino ma da tutta la sua squadra di lavoro e anche dalla sua famiglia. In un paese come il nostro, dove i problemi sono ben altri, la gente non dovrebbe prendersela in tal modo per un duetto non riuscito. Non è questo il modo di agire e pensare ma per fortuna non tutti i napoletani sono, così. La storia di Clementino è quella di un ragazzo che ce l’ha fatta e dopo tanta gavetta, ora sta iniziando a togliersi delle soddisfazioni, come la partecipazione allo scorso Festival di Sanremo che lo ha portato ad essere valutato positivamente non solo agli occhi del grande pubblico ma anche a quelli dei critici musicali, nostrani, più affermati. Ed è per questo che fa ancora più male, ciò che è accaduto nel corso dei mesi. D’altro canto, però, possiamo e dobbiamo sottolineare con una certa soddisfazione l’ottimo comportamento delle forze dell’ordine campane che ha dato al cantante neomelodico di Palma Campania, gli arresti domiciliari.
Ma capiamo, più a fondo, cosa è successo. A Dicembre, fu fatta bruciare l’auto di Clementino e poi, poco dopo, sono arrivate le minacce di sequestro e uno spronamento tra le strade della città partenopea. I tre uomini che, a quanto pare, sono i responsabili di questa modalità d’agire sono: Massimo Carbone (53 anni), Luigi Carbone (26 anni) e Vincenzo Carbone (20 anni). Questi sono rispettivamente il padre, il cugino del neomelodico che ha, tra l’altro, inciso e pubblicato un brano rivolto ai “giovani d’onore” dal titolo “Sti guagliun correne” (Questi ragazzi corrono). Ecco alcuni versi della canzone: “guagliun cresciuti in mezzo ad una strada/ si sentono importanti, nessuno li può fermare/ ragazzi che portano rispetto e sanno rispettare/ con il padre incarcerato che niente gli può dare e se Gesù lo aiuta, a casa tornerà”.
