L’allenatore del Napoli, Luciano Spalletti, è il principale artefice della grande cavalcata degli azzurri in campionato che, in attesa dell’Inter, ha ben diciotto punti di vantaggio rispetto ai nerazzurri. Al termine della partita contro il Sassuolo, l’allenatore ha rilasciato alcune dichiarazioni, in cui ha dribblato anche tutte le domande più scomode.
“Quando siamo partiti nelle mille notti insonni ho pensato che qualsiasi allenatore alleno è quello più forte, quello che mi può dare la soluzione, e si va a lavorare in maniera corretta. Poi naturalmente, sono state delle esigenze a livello societario che hanno portato questo“.
A Spalletti, poi, sono state poste delle domande sulla squadra e su una rosa che, almeno sulla carta, risulta essere di livello inferiore rispetto alle più blasonate Juventus e Inter che, ogni anno, pagano milioni e milioni di euro i propri calciatori e propongono stipendi che, attualmente, il club azzurro non può permettersi: “Io sono convinto che se fossero rimasti Mertens, Ruiz e Koulibaly avremmo fatto lo stesso un grande campionato, il campionato di quest’anno viene fuori da quanto fatto l’anno scorso“.
“Ad alcuni ci vogliono 3-4 anni per costruire, io in un anno dovevo vincere. Vabbè che io vi sto un po’ sui coglioni di più rispetto agli altri, ma questa cosa va un po’ modificata poi“, ha dichiarato l’allenatore partenopeo.
