Ieri sera Napoli ha acceso le luci delle fiaccole per ricordare Stefania Fragliasso.
L’anziana settantaseienne trovata morta in casa, legata e imbavagliata nel suo letto.
Per mostrare la vicinanza alla famiglia ieri piazzetta Sant’Erasmo a Napoli ha acceso le luci delle fiaccole e ha fatto calare il silenzio, nel frenetico quartiere napoletano.
Sono solo le luci delle fiaccole ad illuminare gli occhi speranzosi dei parenti dell’anziana, in quanto sono ancora ignoti i volti degli aggressori.
Le indagini proseguono senza sosta al fine di riuscire a intercettare il prima possibile i responsabili dell’omicidio avvenuto una settimana fa.
Gli inquirenti hanno analizzato le telecamere di sicurezza presenti sul territorio, ma ad essere ripresi sono solo i volti di gente del quartiere.
Ciò avvalora anche la tesi degli inquirenti: la donna conosceva i suoi aggressori.
Secondo il figlio della donna c’è qualcuno che non parla. “Chi sa e potrebbe aver visto qualcosa di strano, magari qualche presenza estranea, potrebbe avere paura a parlare“.
La vicenda dell’anziana, conosciuta e voluta bene da tutto il quartiere, come ha dichiarato anche la figlia, ha lasciato sgomenti e attoniti tutti. Per questo ieri sera sono scesi in piazza per chiedere verità e giustizia.
La figlia, intervistata durante la fiaccolata ha dichiarato: “Ad una settimana il dolore, ovviamente aumenta (…)Però stiamo combattendo per capire chi è stato.
Anche i familiari sono convinti che la donna conoscesse il o i suoi aguzzini: “Chi ha aperto la porta a mia madre, conosceva bene mia mamma”
L’appello di tutti era: “Aiutateci a trovare i colpevoli“. I familiari si sono rivolti soprattutto a chi sa qualcosa, chiedendo loro, di denunciare ai carabinieri, così da poter fare giustizia ad una donna ben voluta e ben vista da un’intera comunità.
Infatti ci tengono a precisare che solo la giustizia possa alleviare il grande vuoto e dolore che ha lasciato la morte dell’anziana Stefania.