Khvicha Kvaratskhelia non è più un giocatore del Napoli: il talento georgiano è stato ceduto ufficialmente al Paris Saint Germain per una cifra che segna una delle cessioni più rilevanti della storia recente del club
Subito dopo la partenza del numero 77, la dirigenza azzurra si è mossa per trovare un sostituto all’altezza. Uno dei primi nomi finiti sul taccuino è stato quello di Alejandro Garnacho, esterno offensivo del Manchester United. Il profilo sembrava perfetto per il progetto targato Antonio Conte: giovane, esplosivo, abile nell’uno contro uno e con ampi margini di crescita. Tuttavia, la trattativa si è arenata molto presto, a causa delle elevate richieste economiche sia da parte del club inglese – che valuta il suo cartellino oltre 60 milioni – sia dell’entourage del calciatore, che pretendeva un ingaggio netto di circa 5 milioni a stagione.
Ma a pesare maggiormente sulla scelta del Napoli è stato anche il rendimento recente del giocatore. Garnacho, nonostante il grande hype iniziale e una fiducia costante da parte di Erik ten Hag prima e poi Ruben Amorim, non sta convincendo in Premier League. Le sue ultime prestazioni sono apparse altalenanti, spesso sottotono: pochi gol, pochi assist, tanta corsa ma poca incisività. In un Manchester United già in difficoltà, Garnacho non è riuscito a fare la differenza, finendo per perdere anche parte del favore della stampa inglese e di una tifoseria sempre più esigente.
Lungimiranza partenopea
Alla luce di questi fattori, la scelta del Napoli di tirarsi indietro appare oggi più che sensata. Il club, pur consapevole della necessità di sostituire un calciatore come Kvaratskhelia, ha dimostrato lucidità e pragmatismo: non farsi trascinare in un’operazione ad alto rischio economico e tecnico, puntando invece su profili più affidabili o con un rapporto qualità-prezzo più equilibrato.
Con l’estate ancora non iniziata e il mercato che aspetta prima di entrare in fermento, la dirigenza azzurra continua a lavorare sottotraccia per regalare a Conte un nuovo esterno di valore, senza compromessi né spese folli. E mentre Garnacho fatica a emergere in Inghilterra, a Napoli si lavora con razionalità e visione a lungo termine.