mercoledì, Aprile 24, 2024
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Napoli, Gattuso e l’insostenibile assenza di Diego Demme

Al suo arrivo a Napoli Gennaro Gattuso aveva le idee chiarissime sul modulo da adottare. Via il 4-4-2 ancelottiano ed al suo posto un 4-3-3 più di stampo sarrista. Per meglio attuare il modulo così, quasi contestualmente al cambio in panchina, la campagna acquisti partenopea portò alle pendici del Vesuvio Diego Demme e Stanislav Lobotka.

“Acquistando Demme la società ha dimostrato di essere grande. Non vai a prendere il capitano della prima squadra della Bundesliga se non hai un certo appeal”, queste le parole entusiaste di Gattuso a commentare l’arrivo dell’italo tedesco.

Ben due registi per occupare la casella, rimasta vuota, di playmaker davanti alla difesa. Se il secondo nome è sempre rimasto in sordina sin dal suo arrivo al Napoli, l’apporto di Diego Demme è sempre stato fondamentale per il Napoli, quasi vitale.

Anche con il passaggio al 4-2-3-1 ed un iniziale periodo in cui Demme veniva accantonato in panchina, Gennaro Gattuso sembrava essersi reso conto dell’impossibilità di rinunciare al regista italo-tedesco anche nel centrocampo a 2.

Neanche il tempo di riorganizzare la squadra con il reinserimento di Demme ed ecco che l’ex Lipsia si ferma ai box. Probabilmente non è un caso che, quando lui non è in campo, il Napoli sembra sfilacciato, perde fluidità di manovra e compattezza in fase difensiva.

Diego Demme deve giocare sempre e per tale motivo Gattuso spera di riaverlo più presto. E chissà che con il suo ritorno il tecnico calabrese non decida di ritornare ad un centrocampo a 3 con Zielinski, Demme e Bakayoko, accantonando momentaneamente lo spento Fabian Ruiz.

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