sabato, Aprile 20, 2024
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Napoli, l’esodo non si arresta e presto potrebbe esserci un altro caso “Milik”

Continuano le grane in casa Napoli. La squadra, nonostante sia in corsa per tutti gli obiettivi, risente della crisi societaria che si riflette quasi del tutto anche sulle delicatissime dinamiche dello spogliatoio. La sensazione è che la presa di De Laurentiis e del suo staff sui giocatori stia scemando di giorno in giorno e sono sempre in più quelli che ormai pensano al proprio futuro lontano dal capoluogo campano.

Se per Milik è stata trovata una soluzione last minute per non vederlo andare via a parametro zero in estate, si dice che l’esodo dal club potrebbe presto colpire altri protagonisti dell’undici azzurro. I contratti in scadenza di Maksimovic e Hysaj faranno solamente da apripista a quelli che verranno nel prossimo futuro. Tutti accumunati da una seria difficoltà nella ricontrattazione.

Nel 2022 toccherà a Ospina, Ghoulam e Dries Mertens la sorte dell’ultima stagione tra le fila del Napoli. Chi per echi di rilancio in altre squadre, chi per una carta di identità che inizia a farsi sentire saranno comunque accompagnati all’uscita. Una necessità che però si potrebbe tramutare presto in un buco difficilmente colmabile da nuovi acquisti.

Eppure in società l’allarme rosso sembra essere rappresentato in particolar modo da un altro elemento tra i più essenziali di coach Gattuso. Si tratta dello spagnolo Fabian Ruiz, sulle cui tracce sono segnalate da tempo le grandi di Spagna. Real Madrid e Barcellona sono pronte a fare faville per l’ex Betis anche se le loro offerte al momento non paiono neppure sfiorare la valutazione monstre fatta da De Laurentiis di oltre 60 milioni di euro.

Il contratto recita giugno 2023 e verosimilmente metterebbe al riparo il Napoli, almeno per un po’ dalle offensive iberiche. Tuttavia, qualora non si riuscisse a prolungare il contratto ben oltre quella data allora, anche in questo caso, le forze che legano il futuro del giocatore a quello della squadra si farebbero tendenzialmente più deboli. In quel caso, Aurelio De Laurentiis dovrebbe dire addio ai paventati sessanta milioni per doversi accontentare di cifre di molto inferiori pur di evitare un nuovo caso Milik.

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