Il Napoli spreca un’occasionissima per ritornare in testa alla classifica. Gli azzurri son stati troppo imprecisi e poco cinici ai 30 metri. C’è un evidente calo fisico, soprattutto poca benzina nei leader, che fanno fatica a concretizzare. Ma c’è anche un altro aspetto da sottolineare: gli avversari sanno prenderci le misure e preparare al meglio le partite. Chi affronta il Napoli sa cosa deve fare: bloccare a uomo Higuain, pressare Allan-Jorginho in mediana e mettere alle strette Insigne ed Hamsik. Così anche una squadra mediocre come il Milan riesce a rallentare la marcia azzurra. In effetti i rossoneri non hanno mostrato un gioco stratosferico, ma son scesi in campo con carattere e son stati capaci, sin dai primi minuti, a tamponare la dinamicità e l’intraprendenza partenopea. Niang e Bacca, infatti, si son spesso tolti i “panni offensivi” per dar man forte a Montolivo, cercando di limitare i movimenti di Jorginho in mediana. L’offensività dei due leader rossoneri viene puntualmente bloccata da un determinato e fisico Koulibaly e da un precisissimo e tempestivo Albiol. Nel primo tempo è il Napoli ad essere più pericoloso, ma tutte le iniziative son poco concrete e c’è un evidente mancanza di precisione in ogni movimento.
Jorginho, ben servito da Hysaj, prova la conclusione, ma il tiro è alto. Hamsik, incapace di dare continuità di prestazioni positive a questo Napoli, ci prova, ma il tiro è fuori misura.
Insigne, imboccato da una buona giocata sull’asse Higuain-Callejon, cerca la conclusione, ma la mira è poco precisa. Higuain, insufficiente nella prestazione casalinga e nei duelli contro Alex e Zapata, prova, ma viene puntualmente disturbato dai difensori rossoneri. Alex, in particolare, riesce a mandare sopra la traversa un tiro mancino insidiosissimo del Pipita. Dopo i diversi tentativi, la giusta conclusione la riesce a trovare Lorenzo Insigne al 39′. Il genio di Frattamaggiore sfodera un tiro dalla distanza, tutto sommato lento, che però trova la fortuita deviazione di Abate. Donnarumma viene beffato e la palla gonfia la rete. Ma l’entusiasmo del San Paolo si spegne dopo pochi minuti. Il pareggio meneghino lo sigla Bonaventura che approfitta della deviazione aerea di Koulibaly per spiazzare Reina con un destro preciso.
RIPRESA:
I ritmi son evidentemente più bassi, ma le dinamiche di gioco sono le stesse…
Il Napoli che fatica a sfondare ed il Milan che fatica ad uscire dalla propria area. Il Napoli spinge ed il Milan si difende bene, rimanendo basso a protezione della propria metà campo. I cambi portano freschezza, ma non son decisivi, sia nel Napoli che nel Milan. Entra Mertens al posto di Callejon, uno dei migliori in campo. Il belga porta verve e brio, ma poca concretezza. Servito a doc da Hysaj becca un clamoroso palo, un goal fatto. Poteva essere un 2-1. Gabbiadini, al posto di uno spento Allan, non riesce a fare la differenza e non riesce a rispondere al cambio di modulo. Il 4-2-4 non porta buoni frutti nell’organico azzurro. Nel Milan entrano Menez e Balotelli al posto dell’insufficiente Bacca.
Menez è utile nel servire Niang, ma il tiro di quest’ultimo finisce in fallo laterale. Balotelli, nel finale, si veste da assist-man e serve bene Honda. Il giapponese ci prova, ma Reina c’è e devia. Negli ultimi minuti di gara Sarri gioca la carta El Kaddouri, che riesce a regalare l’ultimo brivido alla partita, approfittando della debole respinta di Zapata. Peccato che il tiro è debole e Donnarumma nega la gioia del goal.