giovedì, Marzo 28, 2024
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Napoli, scoppia la protesta degli studenti: “Sì al rientro in classe ma in sicurezza!”

Alta tensione in città per la dura protesta degli studenti campani che, dopo aver chiesto a gran voce il rientro in classe, dovranno far fronte a tutte le difficoltà del caso. Il distanziamento tra i banchi non permette a tutti di fare lezione in tranquillità e il tema dello scaglionamento degli orari fa da miccia ad una situazione ritenuta ormai insostenibile per genitori e l’azienda dei trasporti locale. E’ per questo che oggi gli studenti delle scuole superiori di Napoli hanno marciato contro il provvedimento fin sotto il palazzo della Regione Campania.

I ragazzi di Napoli, ma un po’ di tutta la Campania, non ce la fanno più. Il tira e molla sulla riapertura delle scuole ha finito per provocare una reazione di rabbia e risentimento  negli studenti e nei genitori campani finendo per tracimare nella manifestazione di questa mattina. La scuola riparte nel peggiore dei modi, ossia con tanti dubbi e delle decisioni che sembrano quanto meno ambigue.

Lo sanno bene i giovani che hanno protestato quest’oggi proveniente da quasi tutti gli istituti superiori della citta. Presenti all’appello rappresentanti dei licei Fonseca, Pansini, Sannazaro, Mazzini, Ferraris, Vittorini e Vittorio Emanuele. Un’onda che ha interessato diverse vie del centro per poi arrestarsi soltanto di fronte alla sede di Via Santa Lucia. A coordinare i vari cortei una chat nata spontaneamente su Whatsapp che ha raccolto il malessere e le incertezze di questa ripartenza.

Il primo giorno di rientro in classe, dunque, è stato fortemente osteggiato dai ragazzi che attraverso anche alcuni movimenti hanno dichiarato: “Oggi, data che prevedeva un rientro a scuola in presenza (chiaramente rivelatosi artificioso), le studentesse e gli studenti della provincia di Napoli sono mobilitati in un presidio statico davanti al palazzo della Regione per presentare le proprie richieste riguardanti l’organizzazione di un rientro in sicurezza. Gli studenti sono costretti ormai da quasi un anno a svolgere le lezioni in DaD , modalità che delle volte prescinde dal diritto allo studio, in quanto innanzitutto non regolata da leggi che ne sanciscano delle prerogative”.

Non sono mancati slogan contro il Governatore De Luca e il Provveditorato agli Studi, reo quest’ultimo, di non aver fatto nulla per mettere in sicurezza le aule e la struttura stessa delle scuole. Infatti, un altro tema della protesta, è stato quello circa lo stato in cui da decenni imperversano gli edifici nel territorio campano. Gli studenti si dicono ormai stufi di dover entrare ogni giorni in ambienti vecchi, degradati e perciò del tutto insicuri. Si aspettano comunicazioni a riguardo ma per ora dai palazzi della Regione tutto tace.

 

 

licei del Vomero e del centro storico, Sannazaro, Pansini, Mazzini, Fonseca, Ferraris, Labriola, Vittorini, Vittorio Emanuele. “Il movimento studentesco – raccontano i ragazzi a Fanpage.it – è nato spontaneamente sulle chat di whatsapp dalla pancia e dal cuore degli studenti. Non siamo politicizzati”. I ragazzi scandiscono slogan anti-De Luca e hanno esibito diversi striscioni con le scritte: “La scuola si(cura) non si chiude”, “Vogliamo certezze, scuole in sicurezza”, “Vogliamo scuole sicure