giovedì, Aprile 25, 2024
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È quasi NBA, analisi dell’Atlantic Division

La lega cestistica più spettacolare al mondo tornerà a intrattenerci dal 27 ottobre. Noi di Dailynews24 vi accompagneremo per tutta la regular season con un recap settimanale. Come a ogni inizio di stagione vi sono tante novità per ogni squadra e tante attese; con la rubrica “È quasi NBA” cercheremo di presentarvele al meglio nelle 6 domeniche che ci dividono dalla palla a due tra Pistons e Hawks, prima partita stagionale, analizzando le 6 Division.

Una novità importante è stata annunciata dalla Board of Governors NBA ad inizio Settembre: i vincitori delle Division non avranno alcun vantaggio relativo al posizionamento nel seeding per i Playoffs. La regola prevedeva l’obbligatorio piazzamento tra le prime quattro della conference per i vincitori delle Division, anche a discapito di squadre con un miglior record vittorie/sconfitte. A beneficiare di questa situazione lo scorso Aprile furono i Portland Trail Brazers (51-31), i quali seppur con un record peggiore, si assicurarono il quarto posto nella Western Conference, davanti a Grizzlies (55-27) e Spurs (55-27).

Atlantic Division 

Toronto Raptors (49-33): La squadra canadese alla sua ventunesima stagione NBA ha mostrato nella scorsa regular season un’ottima solidità, piazzandosi al quarto posto nella Eastern Conference, nonostante le 21 partite saltate per infortunio dall’uomo simbolo della franchigia: DeMar DeRozan. Quanto di buono visto durante la stagione regolare non è stato però confermato nei Playoffs, dove il 4-0 subito contro i Wizards ha portato alla luce i limiti e l’inesperienza dei ragazzi guidati da coach Casey.

Out: Landry Fields ad oggi ancora free agent; Tyler Hansbrough a Charlotte; Amir Johnson a Boston; Greivis Vásquez, a Milwaukee, che ha dato un importantissimo contributo dalla panchina lo scorso anno con 9.5 punti di media e il 38% dall’arco; Louis Williams vincitore del premio come sesto uomo dell’anno nella scorsa stagione ai Lakers.

In: Luis Scola dai Pacers; Bismack Biyombo dagli Hornets; Cory Joseph dagli Spurs; De Marre Carrol l’ala piccola proveniente dagli Atlanta Hawks, che ha mostrato tutta la sua esperienza negli scorsi Playoffs realizzando 12.6 punti a partita con 6 rimbalzi di media e il 48% dal campo.

Starters: Lowry, DeRozan, Carrol, Patterson, Valanciunas.
T-Ross e James Johnson saranno fondamentali nella rotazione.

Boston Celtics (40-42): La franchigia più vincente nella storia dei 4 sport più popolari d’America (17 titoli NBA) sta attraversando in questi anni la cosidetta rebuilding, dopo la vittoria dell’anello nel 2008. Il giovanissimo coach Brad Stevenes, in carica dal Luglio 2013, è riuscito nello scorso anno a mostrare i primi risultati raggiungendo i Playoffs. Nonostante l’eliminazione al primo turno per 4-0 contro i Cleveland Cavaliers, vi sono dei grandi margini di miglioramento per la prossima stagione. Purtroppo né i Celtics né altre ssquadre NBA hanno offerto un contratto al nostro Luigi Datome, che giocherà la prossima stagione in Turchia, con la possibilità di dimostrare tutto il suo valore anche in Eurolega.

Out: Luigi Datome al Fenerbahçe; Gerald Wallace a Philadelphia; Brandon Bass ai Lakers; Phil Pressey a Portland.

In: Perry Jones dai Thunder; Amir Johnson dai Raptors, che porterà tanta esperienza e muscoli sotto canestro; Davide Lee dai Warriors, il quale nella scorsa stagione non ha trovato molto spazio anche a causa di problemi fisici, ma nei Playoffs ha dimostrato tutte le sue capacità risultando decisivo nelle rotazioni che hanno portato la squadra di Oakland alla vittoria dell’anello.

Starters: Smart, Bradley, Turner, Sullinger, Zeller.
Dalla panchina usciranno giocatori di assoluto talento come Isaiah Thomas, Lee, Johnson, Crowder, Olynyk, Jerebko.
Sarà interessante seguire James Young, un sophomore, e i due rookie Rozier e Hunter.

Brooklyn Nets (38-44): Nonostante il cambio del nome e il passaggio al Barclays Center nell’estate 2012, le ultime stagioni dei Nets sono state deludenti e hanno mostrato l’assenza di un vero progetto a lungo termine. Nella passata stagione la squadra del miliardario russo Mikhail Prokhorov ha conquistato all’ultima partita i Playoffs, e ha portato a Gara 6 gli Hawks, ma non ha mai dimostrato di poter ambire a posizioni più alte.

Out: Deron Williams a Dallas, terza overall pick del draft 2005 che non ha brillato nelle ultime stagioni, ma il suo talento e la sua leadership mancheranno sicuramente a New York; Alan Anderson a Washington; Earl Clark, Darius Morris e Cory Jefferson ancora free agent; Mason Plumlee a Portland; Mirza Teletović a Phoenix.

In: Donald Sloan dai Pacers; Shane Larkin dai Knicks; Wayne Ellington dai Lakers; Rondae Hollis-Jefferson dai TrailBlazers; Thomas Robinson dai 76ers; Andrea Bargnani dai Knicks, selezionato come prima scelta assoluta nel 2006 non ha ancora dimostrato a pieno il suo valore, soprattutto a causa dei tanti infortuni.

Starters: Jack, Ellington, Johnson, Young, Lopez.
Da Bojan Bogdanovic ci si aspetta il salto di qualità definitivo.

Philadelphia 76ers (18-64): Non si prospetta una stagione diversa dalle ultime al Wells Fargo Center. Joel Embiid sarà costretto a saltare la sua seconda stagione NBA per un nuovo infortunio al piede. I problemi per i 76ers non saranno però sotto canestro, dove il rookie Jahill Okafor farà reparto con Nerlens Noel, che ha disputato una buonissima stagione lo scorso anno, con a referto 9.9 punti e 8.1 rimbalzi di media. Attesa per l’ottava overall pick dello scorso anno, Nik Stauskas, che non è riuscito a dimostrare il suo reale valore in quel di Sacramento.

Out: Mbah a Moute ad oggi ancora free agent; McDaniels a Toronto; Jason Richardson ad Atlanta; Thomas Robinson a Brooklyn

In: Carl Landry e Nik Stauskas dai Kings; Kendall Marshall dai Lakers; Gerald Wallace dai Celtics via Warriors; Jahill Okafor, terza scelta del draft 2015 e trascinatore della sua Duke al titolo NCAA, ha debuttato con 20 punti nella Summer League.

Starters: Canaan, Stauskas, Covington, Noel, Okafor.
Possibile l’inserimento nel quintetto base di Wroten, Grant o Hollis Thompson.

New York Knicks (17-65): Per il secondo anno consecutivo non vi sono state partite di Playoffs al Madison Square Garden, e la scorsa stagione è stata la più disastrosa nella storia del basket nella “grande mela”. Carmelo Anthony ha saltato metà della stagione per infortunio, disputando solo 40 partite, senza quasi mai dimostrare di poter essere tra i cinque giocatori offensivamente più forti della lega.

Out: Quincy Acy a Sacramento; Andrea Bargnani e Shane Larkin a Brooklyn; Tim Hardaway Jr. ad Atlanta; Jason Smith ad Orlando.

In: Aron Afflalo dai TrailBlazers; Derrick Williams dai Kings; Kyle O’Quinn dai Magic; Kevin Seraphin dai Wizards; Sasha Vujačić dagli Istanbul BB; Jerian Grant scelta numero diciannove del draft 2015; Kristaps Porzingis scelta numero quattro dell’ultimo draft, avrà come maestro Robin Lopez che arriva dai TrailBlazers per sostituire sotto canestro Amar’e Stoudemire.

Starters: Calderon, Afflalo, Anthony, Porzingis, Lopez.
Rispetto allo scorso anno troveranno meno spazio Galloway e Amundson.

N.B: Le destinazioni e le provenienze sono indicate al netto della free agency.

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