venerdì, Marzo 29, 2024
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Nepal, la prima donna presidente

Una svolta epocale nella storia e nella cultura del Nepal. In questi giorni è stata eletta la prima donna presidente, Bidhya Devi Bhandari. In Parlamento ha ottenuto 327 voti su 549. Una presidentessa di 54 anni, leader del Partito Comunista e attivista per i diritti delle donne.  Infatti, proprio Bidhya ha sostenuto l’approvazione della nuova Costituzione, che prevede concede la possibilità alle donne di diventare presidenti o vicepresidenti . Una Costituzione che tenta di squarciare la cultura maschilista presente in Nepal. Tuttavia, al movimento femminista non sembra che siano stati compiuti grandi passi avanti.  Rimane aperto il problema della nazionalità: soltanto un bambino che nasce da un padre di origine nepalese ha il diritto alla nazionalità. Quindi, una madre non può trasmettere la propria nazionalità al figlio.  Ma analizzando bene la situazione, questo problema risulta essere un problema di casta, non di razzismo. In questi anni, dopo l’apertura della frontiera con l’India,  sono aumentati moltissimo i matrimoni tra donne nepalesi e uomini indiani, l’intento è proprio quello di escludere dalla comunità i bambini nati da questi matrimoni. Si tratta, infatti, di una vera e propria esclusione: senza nazionalità non si può avere il passaporto, la patente, un lavoro, un conto in banca. Si è tagliati completamente fuori. A questo punto quello di Bhandari sembra il primo passo in un percorso lungo e difficile, che non deve sconfiggere solo il maschilismo, ma anche altri conflitti interni ed esterni alla società. Un primo passo, però, degno di nota.