venerdì, Marzo 29, 2024
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Non una di meno, per una nuova stagione di consapevolezza

Il percorso NonUnaDiMeno ha avuto la capacità di mettere assieme, fin dalla prima assemblea nazionale, Femminismi che si fondano sulla pratica politica della relazione e che hanno accolto e fanno quotidianamente vivere nuove esperienze desideranti, di autogoverno, di riappropriazione simbolica e materiale, di autodeterminazione dei corpi e delle vite. Quei Femminismi si sono ribellati alla “ri-normalizzazione” della vittimizzazione, alle gabbie ed agli schemi della rappresentanza di una differenza addomesticata al potere. Sappiamo che tutto questo può fare paura perché mettiamo in discussione la norma, la vita quotidiana con le sue ingiustizie e l’ordine costituito, perché non ci interessa la mera emancipazione individuale ma la libertà reale, che non può darsi se non nella dimensione collettiva“.

Così si legge in uno dei tanti comunicati che hanno anticipato la manifestazione di questo 26 novembre, promossa da Donne in Rete Contro la violenza, Unione delle donne in Italia e Rete Io decido. “Non una di meno” è il motto con cui il corteo partito da Piazza della Repubblica alle 14:00 risponde ai dati drammatici degli ultimi anni: in Italia si stima che oltre 100 donne all’anno vengano uccise da un uomo (nella maggior parte dei casi si tratta del compagno, del fidanzato, del marito); negli ultimi cinque mesi sono stati contati 25 casi, più di uno alla settimana; sono quasi 7 milioni, secondo i dati Istat, le donne che nel corso della propria vita hanno subito una forma di abuso, mentre 3 milioni e 466 mila le vittime di stalking.

Un problema da affrontare senza femminismi esagitati né vuota retorica, puntando a convogliare le energie verso una direzione comune, che sia quella del cambiamento culturale e sociale, che parta dalle scuole e dalle famiglie e che venga supportato e tutelato dalle giuste politiche.

Nella consapevolezza di quanto ancora ci sia da fare, la mobilitazione di oggi non sarà che la prima tappa di un percorso volto alla creazione di un “Piano Femminista contro la violenza maschile e una grande mobilitazione che affermi e allarghi l’autodeterminazione femminile”. Domani 27 novembre, a partire dalle ore 10:00, la facoltà di Psicologia dell’Università La Sapienza ospiterà una nuova assemblea nazionale articolata in otto tavoli tematici. Seguirà un momento di discussione per decidere i prossimi passi da muovere perché si possa affermare quella che Titti Carrano, responsabile di Donne in rete contro la violenza, ha voluto definire “una nuova stagione di consapevolezza”.