venerdì, Aprile 26, 2024
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Nuovi studi sulla carne, mangiarla non riduce l’aspettativa di vita

Secondo uno studio condotto da ricercatori dell’Oxford University, mangiare carne non accorcerebbe la vita, purché lo si faccia con moderazione.

Già dopo l’allarme dato dell’Oms sulla carne rossa, i ricercatori di questo ateneo spiegarono che, tuttavia, mangiare carne rossa fa bene al cervello, ai muscoli e alla fertilità, ovviamente se parliamo di carne di buona qualità e assunta con moderazione. Gli stessi studiosi sono tornati sull’argomento e hanno assicurato che non vi sono differenze di mortalità tra carnivori e vegetariani, e che questi ultimi non hanno una vita più longeva dei primi.

L’analisi fatta da questi studiosi ha confrontato i dati di mortalità totale e le singole cause di due grandi studi prospettici di popolazione: l’Oxford Vegetarian Study (OVS) e l’EPIC-Oxford (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition-Oxford) e ha riguardato le abitudini alimentari e lo stato di salute di 60.310 adulti, tra vegetariani, vegani e consumatori di carne del Regno Unito negli ultimi 30 anni, valutando il rischio di malattie. Ne è emerso che meno del 10% di chi consuma carne rispetto agli altri gruppi ha contratto certe patologie, mentre, analizzando separatamente vegani e vegetariani non vi sono differenze di mortalità tra vegani e consumatori di carne.

Carne rossa
Carne rossa

Va comunque detto che questa analisi si riferisce alle popolazioni britanniche e statunitensi, il cui consumo di carne è superiore a quello del nostro Paese e le abitudini alimentari sono diverse, possiamo quindi presupporre che le conclusioni per la popolazione italiana siano ancora più rassicuranti.

La cosa importante è quindi seguire una dieta varia e non eccedere nel consumo di alcuni alimenti: moderazione.

 

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