In una intervista esclusiva rilasciata al magazine “The Atlantic”, il presidente degli Stati Uniti ammette che fu un errore sostenere l’intervento Nato in Libia nel 2011. “Non ha funzionato ed ora la Libia è nel caos“, ha detto Obama. “In questo momento, credo che nessuno possa essere felice della situazione. Quando mi guardo indietro e mi chiedo che cosa è andato storto, c’è spazio per la critica, perchè avevo fiducia nel fatto che gli europei avrebbero sostenuto un peso maggiore nell’operazione, data la vicinanza con la Libia”.
Obama ricorda inoltre come l’amministrazione Usa fosse allora divisa sul da farsi: da una parte Joe Biden e la sua segreteria nettamente contrari ad un intervento in quella zona del mondo e dall’altra la favorevole Hillary Clinton, allora segretario di stato, e di come vi fossero pressioni da parte dell’Europa e dai paesi del Golfo per intervenire.
Il presidente degli Stati Uniti va giù duro anche nei confronti degli alleati americani che agiscono più come degli “opportunisti”. Sulla Francia ha detto: “ Sarkozy ha voluto vantarsi di tutti gli aerei abbattuti, nonostante il fatto che avessimo spazzato via noi tutte le difese aeree ed impostato essenzialmente l’intera operazione. Ma questo andava bene perché – continua Obama – permise di coinvolgere la Francia in modo che tutto fosse meno costoso e rischioso per gli Stati Uniti“. Obama muove delle critiche anche al primo ministro inglese Cameron, che “perse interesse dopo l’avvio delle operazioni, distratto da una serie di altre questioni“.
Nell’intervista Obama parla anche dell’Arabia Saudita che “tenta di trascinare gli Usa in conflitti che poco hanno a che fare con gli interessi americani”. E afferma che è pronto a tutelare e a valorizzare il potere degli Stati Uniti, rifiutando di condurre guerre inutili. Continua dicendo che “è necessario che i sauditi “condividano” il Medio Oriente con i loro nemici iraniani”, la competizione tra i sauditi e gli iraniani infatti ha già contribuito ad alimentare guerre ed il caos in Siria, in Iraq e in Yemen. “Se i nostri alleati in Medio Oriente – afferma Obama – non hanno la capacità di spegnere le fiamme da soli in modo decisivo o di vincere da soli, significa che dobbiamo intervenire militarmente per regolare i conti e questo non è nell’interesse né degli Stati Uniti né del Medio Oriente”.