venerdì, Marzo 29, 2024
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Olio d’oliva: finalmente le multe contro chi falsifica l’origine

Via libera al nuovo sistema di sanzioni contro i contraffattori dell’olio d’oliva made in italy.
A darne la notizia, è il Ministero delle Politiche Agricole che in un comunicato ha dichiarato: “il provvedimento rappresenta un ulteriore passo in avanti per la tutela del prodotto italiano e per una sempre maggiore difesa dei consumatori e dei produttori”. Pubblicato in Gazzetta ufficiale, il decreto 103/2016 entrerà in vigore dal 1° luglio 2016 e si applicherà a tutti i marchi registrati in Italia dopo il 31 dicembre 1998 o in Europa dopo il 31 maggio 2002.

L’obiettivo della legge
Lo scopo del decreto antifrode è quello di colpire ii furbetti dell’extravergine, che con etichette ingannevoli, rischiano di trarre in inganno i consumatori, portandoli a ritenere che il prodotto sia originario del bel paese. “Si tratta di misure importanti- commenta la Coldiretti – per difendere un settore da primato del Made in Italy che conta su una produzione nazionale di 302.000 tonnellate nel 2014/2015 realizzata da circa 900.000 aziende olivicole dalle quali si sviluppa un volume di affari di 3 miliardi di euro”.

Arrivano multe salate
In particolare, per la prima volta, viene sanzionato il cosiddetto “country sounding”, ovvero l’evocazione di un’origine geografica dell’olio diversa dall’origine dell’olio stesso anche se correttamente etichettato con multe da 2.000 a 18.000 euro. Il mancato rispetto del regolamento sugli imballaggi, che devono essere al massimo da 5 litri per gli oli destinati al consumatore finale, è invece sanzionato con multe che vanno da da 150 euro a 4.800 euro. La mancata o difforme indicazione in etichetta dell’informazione sulla categoria di olio, invece, andrà da 2.500 a 15.000 euro, mentre chi non rispetterà l’obbligo di tenere i registri degli oli d’oliva e di salsa d’oliva sarà costretto a pagare tra i 300 euro a 1.200 euro.