Victor Osimhen ha improvvisamente cambiato tutto: non partirà per l’Arabia Saudita e rischia di presentarsi al ritiro estivo del Napoli a Dimaro‑Folgarida. È quanto sta emergendo negli ultimi giorni, con una trattativa – ritenuta ormai certa – sfumata all’ultimo minuto tra il club azzurro e l’Al Hilal, nonostante l’intesa sul trasferimento e un’offerta faraonica sul tavolo
Le cifre che si parlavano erano clamorose: contratto da oltre 30-35 milioni netti a stagione per Osimhen, e il Napoli pronto a incassare una cifra vicina alla clausola da 75 milioni. L’accordo economico tra club sembrava definito, ma il sorpasso decisivo non è avvenuto: il centravanti nigeriano ha deciso di dire no all’Al Hilal, scegliendo – almeno per ora – di restare in Europa. Questa scelta pone ora il Napoli in una situazione strategicamente delicata, se si considera che i piani estivi facevano affidamento su quei fondi per potenziare la rosa.
La società non ha previsto eccezioni: nessun prestito, nessuna trattativa parallela. Chi vuole Osimhen deve pagare l’intera clausola. In assenza di proposte che rispettino quel vincolo, la parola d’ordine è stata chiara: resti, punto e basta. E così, il bomber si troverà costretto a partecipare al ritiro di Dimaro, dove tra pochi giorni Antonio Conte entrerà già in campo con la squadra.
Rischi concreto
Il rischio ritiro, già tema delicato nella scorsa stagione, si ripropone anche stavolta. Osimhen dovrà accettare nuovamente un percorso precampionato che probabilmente non aveva intenzione di fare, magari con la mente ancora in un’altra destinazione. Sarà interessante vedere come si comporterà: il suo stato d’animo e l’integrazione nel gruppo rappresentano un’incognita per Conte, anche se formalmente il giocatore sarà a disposizione.
L’attenzione ora si sposta sui prossimi giorni: il Napoli spera che la ripresa del ritiro non venga inquinata da tensioni, e che Osimhen rispetti il piano di lavoro concordato. Dal punto di vista del mercato, invece, bisognerà capire se altre squadre – Galatasaray in testa – si muoveranno seriamente per un’acquisizione definitiva. Il tempo è poco, ma la priorità del club di De Laurentiis resta chiara: utilizzare al meglio questa finestra per investire, a prescindere dal futuro di Osimhen.