martedì, Marzo 19, 2024
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Per 2 anni viaggia a scrocco sulla A1: ottantenne deve pagare 4 mila euro. “Mi annoiavo in ospizio”

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Mario, un ottantenne benestante ma con spirito ribelle, ha deciso di trascorrere gli ultimi anni della sua vita in una casa di riposo a Fiuggi, piena di comfort e a due passi dalle Terme. Ben presto, però, si è accorto che trascorrere le giornate all’interno della struttura lo annoiava a morte, soprattutto perchè – a una certa ora – gli altri ospiti andavano a letto lasciandolo da solo. Così prendeva la sua auto e si dirigeva verso il casello di Anagni, da cui partivano le sue avventure.

C’è un solo problema: ogni volta, Mario si immetteva in autostrada a scrocco, senza mai pagare il pedaggio. Forse per rendere più eccitanti le sue fughe oppure – come sosterrà dinanzi al suo avvocato – per motivi politici.

L’uomo è stato infatti accusato di aver viaggiato per oltre due anni attraversando le barriere Telepass senza pagare il pedaggio. Come? Con uno stratagemma elementare quanto efficace: si attaccava alla vettura che lo precedeva ed attraversava con lei la barriera, come se passasse un solo automezzo.

Le prove contro Mario

Le telecamere ai varchi, che filmavano ogni accesso e ogni uscita, hanno ripreso questo distinto signore con i capelli bianchi mentre bruciava le barriere. Dopo un’accurata indagine, gli operatori delle Autostrade si sono accorti che si trattava sempre della stessa persona. L’ottantenne Mario, appunto, che – una volta individuato – è stato denunciato per circa quattromila euro di pedaggi non pagati dal 2020 al 2022.

Autostrade ha ricostruito i viaggi di Mario e ha scoperto che l’anziano utilizzava l’auto per andare a passeggio in diverse destinazioni, tra cui il centro di Roma, la Reggia di Caserta e talvolta anche Napoli, senza mai pagare il pedaggio autostradale.

L’accusa contro l’ottantenne: rischia il processo per insolvenza fraudolenta

Quando l’avvocato d’ufficio lo ha contattato per chiedere spiegazioni, Mario ha affermato che l’autostrada è un servizio pubblico; e che a suo avviso, quindi, non può essere richiesto un pedaggio. L’avvocato ha cercato di spiegargli che pagando i quattromila euro avrebbe estinto il reato di insolvenza fraudolenta e avrebbe evitato il processo, ma Mario ha rifiutato, adducendo una scusa tanto ironica quanto tagliente: l’autostrada da Fiuggi a Frosinone, dove si dovrebbe svolgere il processo, non esiste ancora: “Quando la costruiranno, ci andrò”.