Chi è più avanti con l’età ricorderà di certo la scuola di un tempo, quando per tornare dal caos al silenzio più assoluto bastava la sola vista della bacchetta dell’insegnante, oppure quando bastava un cenno dello stesso a un genitore per l’immancabile sgridata al povero alunno poco studioso. Per chi ha ricordi in bianco e nero di una scuola così severa ciò che è accaduto a Palermo ha dell’incredibile: il professor T. Natale docente all’istituto comprensivo Antonino Caponetto è stato aggredito fisicamente da un suo alunno e dai genitori. La sua colpa, secondo quanto scrive l’edizione locale di Repubblica, sarebbe stata quella di aver cacciato l’alunno fuori dalla classe a seguito di vari richiami.
Il professore, che all’istituto Caponetto insegna Matematica e Scienza, è arrivato venerdì mattina davanti al cancello della scuola a bordo del suo scooter dove, all’improvviso, è cominciata l’aggressione. La vittima, mentre era a terra, ha avuto il tempo di riconoscere tra gli aggressori un suo alunno e i genitori. Il docente è stato poi trasportato in ospedale dove gli sono state riscontrate varie ferite e contusioni.
Il dirigente scolastico e un altro docente sono stati convocati al commissariato dove hanno descritto il loro collega come uno tra i docenti più stimati dell’istituto.
La scuola ospita molti ragazzi provenienti da quartieri “difficili” e varie volte si erano riscontrati casi di aggressività da parte di questi, tuttavia davanti alla polizia è stato lo stesso professore protagonista del caso a difendere il suo alunno: “Il ragazzo non ha alcun problema, è uno studente abbastanza educato“, ha dichiarato.