Provare a ritinteggiare un ponte in condizioni disastrate ed essere denunciati preventivamente. Un paradosso, se non fossimo in Italia. I fatti.
Per domenica 24 febbraio, l’associazione napoletana ‘Sii Turista della Tua Città’ aveva organizzato a Napolila ‘Triplice Riqualifica in 3 Luoghi Della Città’!: Giardini del Molosiglio, quartiere Ferdinando, Scala monumentale di Montesanto e Ponte della Sanità. Ebbene proprio sul Ponte della Sanità (l’azione prevista era il ritinteggiamento di 118 metri) è successo un fatto clamoroso: come raccontano gli attivisti sulla pagina Facebook dell’associazione, “ci aspetta sul ponte un signore di nome Francesco Ruotolo, avente delega “Alla Memoria” conferitagli dal Presidente della Municipalità 3 Ivo Poggiani, ha esposto denuncia preventiva che non si è poi trasformata in reale denuncia perché L’ evento non si è mai verificato (…) MANCO FOSSIMO DEI CRIMINALI”.
Sulla bacheca facebook, c’è chi da una parte invita ad avere la stessa solerzia anche per i parcheggiatori abusivi, le macchine in doppia fila e le buche e dall’altra c’è chi sostiene che senza autorizzazioni non si può fare niente.
Noi, però, ci chiediamo: non sarebbe stato opportuno usare del buon senso? Se gli enti preposti per le evidenti difficoltà economiche dei comuni lasciano marcire beni della collettività, davvero è necessario fare tutta la trafila burocratica e aspettare quindi, quando va bene, qualche mese? Meglio la formalità burocratica o far rivivere luoghi storici?
Edit: Ivo Poggiani, presidente della Municipalità, ha commentato il post su Facebook con queste parole: “Sono in Presidente della Municipalità. Premetto che non sapevo nulla dell’iniziativa, l’ho appresa la sera prima tramite un video su fb e solo allora ho sentito i referenti dell’associazione. Il consigliere delegato non ha agito per conto della Municipalità, ma in maniera autonoma. Faccio presente che la persona che ha denunciato in questione è colui che negli anni ha seguito e favorito la riqualificazione del Ponte, la dedica a Maddalena Cerasuolo partigiana delle 4 giornate e che ogni anno porta scuole e cittadini per ravvivare la memoria della resistenza. Poi penso che abbia sbagliato nel metodo. Non c’era bisogno di denunciare, ma bisogna invece collaborare. Un appunto ai bravissimi ragazzi dell’associazione. Pur condividendo le modalità di poteva anche dialogare di più con il territorio e la Municipalità. Se questo fosse successo avremmo appoggiato questa battaglia e avremmo chiesto le autorizzazioni necessarie. Autorizzazioni che non è scontato avere per la storicità del Ponte che non versa però tutto in uno stato di degrado. Condivido che vanno però cancellate le scritte e restaurato, dove ce n’è bisogno, il ponte. Se vogliono un dialogo con La Municipalità non ci tiriamo indietro. In quasi 3 anni da Presidente della Municipalità ho sempre incontrato tutti, perché non avrei dovuto incontrare l’associazione in questione? Altra premessa. Le autorizzazioni necessarie penso le rilasci la soprintendenza, non la Municipalità“
