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Pasquale Tignola a ‘La Res Publica’:”Con la pandemia è cambiato il mondo dell’immobiliare, a Casoria c’è bisogno di personale per il Comune”

Giovedì 8 aprile 2021 l’ospite de ‘La Res Publica’ è stato Pasquale Tignola, esperto di diritto immobiliare. L’avv. Tignola ha risposto alle domande del nostro direttore e conduttore della trasmissione in merito all’evoluzione del mercato immobiliare in tempi di pandemia.

Tignola è anche consigliere comunale di Casoria (NA) e ha illustrato gli spettatori sul momento politico della città napoletana.

Ecco il sunto della trasmissione:

  • Lei è un avvocato e in special modo si occupa di diritto immobiliare. Come è cambiato il mercato in questo anno di Pandemia? È cambiato un po’ il mondo e quindi anche quello dell’immobiliare. Soprattutto nella prima parte del 2020, quando c’è stato il lockdown, si è bloccato tutto il circuito del mondo immobiliare. Nel tempo le cose si sono un attimino riavviate e negli ultimi mesi, dai dati che emergono, c’è un trend molto positivo e in rialzo facilitati da tassi di mutuo molto bassi che aiutano le persone a comprare casa. Blocco nella prima fase del 2020, lenta ripresa alla fine del 2020 e livelli pre Covid in questo primo trimestre 2021.”
  • C’è chi dice che ora è il momento buono per acquistare. I prezzi sono davvero così scesi? Mi occupo di una nicchia dove sostanzialmente l’acquisto di una casa è sempre favorevole perché c’è la possibilità di acquistare degli immobili con uno sconto anche importante. Sicuramente il blocco dei primi mesi del 2020 ha determinato una flessione però c’è anche un altro aspetto da tenere in considerazione: molte persone che avevano una seconda casa stanno vivendo una crisi lavorativa e molti per far fronte a delle spese di carattere economico mettono in vendita i propri bene. Questo facilita l’acquisto di casa con una scontistica che prima era impensabile”.
  • Lei si occupa in particolare di Saldo e Stralcio, ci può spiegare cosa significa? Le do una specifica quasi tecnica e poi entriamo nella spiegazione un po’ più semplice. Il saldo e stralcio è un accordo economico che definisce in via bonaria un accordo tra due soggetto. Il creditore rinuncia a un’0azione esecutiva nei confronti del debitore a fronte di un incasso di una somma inferiore del credito vantato. Se io compro una casa e faccio il mutuo a questa casa, nel tempo possono accadere degli avvenimenti che non posso prevedere – come la perdita del lavoro – che mi portano a non poter pagare il mutuo. La banca, che è il creditore, comincia un’azione esecutiva. Con il saldo e stralcio questa azione la sia può interrompere con una offerta che è inferiore. Questa offerta non la può fare il debitore ma un terzo soggetto. Questo determina che se io ho un prezzo di 100 e chiamo la banca chiudo il credito a 70, io divento proprietario di quell’asset immobiliare pagandolo 70 ma che vale 100“.
  • Si è fatto anche un gran parlare del Superbonus del 110%. Come può un semplice cittadino accedervi? L’Italia è un paese un po’ particolare e farraginoso. Si fa un gran parlare di questo 110%, con onestà guardo con positività a questi aspetti. Ci sono diversi clienti che mi hanno commissionato l’individuazione di immobili che hanno particolari attitudini per essere poi soggetti al superbonus. Personalmente non me ne occupo ma un semplice cittadino si deve affidare a degli esperti di settore che negli ultimi mesi si stanno attrezzando. La normativa è in continuo divenire. Ci sono vari studi che si stanno occupando di questa normativa che penso sia importante. Lo spirito del legislatore è quello che l’economia cominci a girare“.
  • Lei è anche Consigliere Comunale di Casoria, in provincia di Napoli. Il patrimonio immobiliare del Comune quanto incide sulla spesa generale e come giudica la recente acquisizione del parco Buontempo? Ad agosto scorso noi abbiamo dichiarato il dissesto finanziario. Il patrimonio del comune è importante in termini di quantità, forse meno in termini di qualità. Si sta lavorando per risistemare questo patrimonio e creare le condizioni per una lenta e decisiva dismissione del patrimonio comunale. Per il parco Buontempo penso sia stato un avvenimento importante e la vicenda andava avanti da troppi anni. Grazie a una sinergia importante che si è avuta anche con l’opposizione e la Regione Campania si è raggiunta l’acquisizione del parco Buontempo. Si è messo un punto su una storia che andava avanti da molti anni. Bisogna fare un po’ di chiarezza sul patrimonio comunale e vedere se ci sono le condizioni per dismettere qualcosa. Fare la manutenzione di determinati alloggi diventa un problema per le casse del Comune“.
  • Su Facebook, qualche settimana fa, ha scritto “Abbiamo il dovere di non determinare anche un dissesto politico. A Casoria non c’è un Draghi e soprattutto un Mattarella che metta tutti attorno ad un tavolo. Questo non esclude che tale possibilità non si debba praticare. Rappresento la forza politica numericamente più importante dell’attuale maggioranza e credo che abbiamo il dovere di fare la mia, la nostra parte.” Il Suo appello è stato raccolto? Chiaramente confermo queste parole. L’appello è stato accolto innanzitutto dal Sindaco e ringrazio anche l’opposizione che hanno poi successivamente all’incontro che il Sindaco ha avuto con le forze di opposizione. Il dialogo e la collaborazione non nascono e finiscono con un incontro. Va perpetrata con le azioni. Ad esempio, con il parco Buontempo grazie a una collaborazione con l’opposizione si è raggiunto un grande risultato. Il percorso non è facile, poiché nei mesi scorsi ci sono state frizioni forti che dall’oggi al domani non possono essere cancellati. È dovere di chi governa preserverare nel chiedere una collaborazione. L’amministrazione ha strettamente i numeri per andare avanti. Il mio post è inteso nel caso che una cosa sono i numeri e la politica è un’altro. Si deve capire se attorno a delle problematiche ci si può sedere e si può trovare un punto di intesa. A livello nazionale, ad esempio, abbiamo delle forze che durante la campagna elettorale erano una agli antipodi dell’altra ma oggi siedono tutti al tavolo del Consiglio dei Ministri. Se ci sono le condizioni per trovare l’intesa, va bene. Altrimenti si va avanti lo stesso. Noi abbiamo il dovere di governare.”
  • Il 2021 per Casoria sarà un anno importantissimo. Di recente sono state ‘create’ le varie commissioni, c’è da approvare il PUC e bisogna progettare l’uscita dal dissesto. A che punto siamo? Io sono oggettivamente critico anche nei confronti dell’amministrazione. CI sono delle cose che non vanno, degli errori che sono stati fatti. Non sono disonesto. Noi viviamo, però, una situazione particolare legata a una congiuntura economica particolare: un comune che è in dissesto, una pianta organica del Comune che è inferiore del 40% rispetto ai reali posti occupati, abbiamo una situazione legata al Covid. Queste problematiche non possono essere scorporati dal contesto. È evidente che ci sono una serie di problemi e responsabilità ma noi dobbiamo tener conto del contesto in cui viviamo. Sono state create dopo vari passaggi le commissioni consiliari. Anche il Governo si è reso conto che i Comuni così non possono andare avanti perché abbiamo bisogno di personale. Anche l’altro giorno abbiamo dovuto chiudere il comune per Covid, dando dei disagi ai cittadini. Non stiamo vivendo una situazione normale“.

È possibile rivedere la puntata su YouTube, sulla pagina Facebook della trasmissione e su quella nostra.