mercoledì, Novembre 13, 2024
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Pavia, discriminazione a scuola

Non usano il voto per scrivere un nome, ma per insultare. E’ la storia di alcuni ragazzi che frequentano l’istituto superiore di Pavia. In questi giorni si tenevano a scuola le elezioni per il rinnovo della rappresentanza studentesca nel consiglio d’istituto, durante lo spoglio gli scrutinatori hanno trovato alcune schede che non contenevano un nome ma insulti omofobi verso uno dei candidati. Il preside ha deciso di interpellare subito la classe da cui provenivano le schede incriminate: alcuni responsabili si sono fatti avanti e sono stati severamente puniti. Tuttavia, il gesto di questi ragazzi è stato un grande spunto di riflessione per la presidenza della scuola che ha deciso di incrementare il numero di progetti di educazione e rispetto verso le differenze. I progetti saranno attivati  in collaborazione con Arci-Pavia “Coming-aut”, in modo da mostrare agli studenti la realtà di queste persone che continuamente vengono discriminate. «L’omofobia è uno dei fenomeni più ricorrenti nelle scuole italiane – aggiunge Flavio romani, presidente di Arcigay – perciò bene ha fatto il dirigente scolastico a sanzionare con severità l’episodio e a responsabilizzare la scuola stessa rispetto al fenomeno. La conoscenza abbatte i pregiudizi, che sono il presupposto su cui si fondano esclusioni e violenze, verbali o fisiche. Per questo servono interventi nelle scuole e per questo attendiamo la ripresa di una collaborazione forte e strutturata con il Miur per combattere assieme le forme di bullismo e discriminazione ancora troppo presenti nelle nostre scuole». Almeno adesso, però, i responsabili vengono puniti.

 

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