giovedì, Marzo 28, 2024
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Pecci: “Via da Napoli? Mi stavo separando da mia moglie. Mi chiamò Maradona”

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Pecci, ex centrocampista del Napoli e ora opinionista, è intervenuto ai microfoni di Legends per raccontare aneddoti dell’esperienza a Napoli e per commentare la rosa attuale.

Nonostante la battuta d’arresto subita in casa nel match contro la Lazio, il Napoli resta ancora la capolista con il sogno dello scudetto in tasca. Gli azzurri, infatti, viaggiano ancora con un discreto vantaggio sulla seconda in classifica guidati dalla coppia in attacco Osimhen-Kvaratskhelia.

Proprio sul georgiano, Pecci ha dichiarato: “Kvaratskhelia resta a Napoli? E’ evidente che sia stato lui a dare il cambio di passo a questa squadra. Non so se resterà ma sono stati molto bravi a trovarlo. Purtroppo il rischio che i giocatori bravi se ne vadano c’è sempre, i soldi sono importanti. Il Napoli è talmente forte che tutte le altre squadre sembrano scarse. La differenza la fanno i giocatori: se non ci fossero Osimhen e Kvaratskhelia, il Napoli non avrebbe questo vantaggio e questi punti. Normale che l’allenatore faccia il suo ma i campionati si vincono grazie ai giocatori forti”“.

Su Lobotka invece: “Lobotka? Annata eccezionale, era un pochino sovrappeso, si alternava con Demme nella gestione Gattuso. Ora è il miglior centrocampista d’Italia. Il paragone con lui mi rallegra, certamente è più bravo di me. Il Napoli è stato bravo e fortunato con i nuovi acquisti“.

Nel corso dell’intervista, poi, l’ex centrocampista ha ricordato l’esperienza con Maradona: “Via da Napoli? Mi stavo separando da mia moglie ed era giusto che tornassi a casa. Maradona mi chiamò e mi chiese di restare, lui era un amico e ho tentennato ma volevo stare vicino ai miei ragazzi, erano la priorità. Quello era un gruppo fantastico che si stava preparando per fare qualcosa di grande. Fu una scelta difficile ma l’ho dovuta prendere“.

Pecci, infine, ha raccontato un’aneddoto un momento importantissimo per la storia azzurra: “La punizione di Diego in Napoli-Juventus? La barriera era molto alta, Diego mi disse di toccarla un pochino indietro, io non capii e gli dicevo che non ci passava, alla fine gliel’ho toccata e partì una traiettoria incredibile. Questi geni vedono cose che noi non vediamo. A fine partita gli dissi che gli avevo fatto un grande assist, mi mandò a quel paese!“.