giovedì, Aprile 25, 2024
HomeAttualitàPerché il tarallo è tondo? Storia di manualità quasi perduta

Perché il tarallo è tondo? Storia di manualità quasi perduta

Mentre una mamma stava preparando il pane, decise di ricavare dall’impasto un anello che, lessato in acqua e poi cotto al forno, avrebbe appagato e divertito il proprio bambino. Era nato il tarallo, cibo semplice di cui si nutrivano viandanti e pellegrini nel corso dei lunghi cammini.

Chi nasce tondo…

Una forma inconsueta ma pratica: poteva essere conservato in borse, sacchetti ma anche infilato a una corda da appendere alla cintura o al collo. Giuseppe Fiore, fondatore della Fiore di Puglia, ricorda che i contadini, durante il raccolto o gli ordinari lavori di manutenzione, spezzavano l’appetito mangiando taralli.

Linea contro cerchio: la scommessa (vinta) dal Sud

Negli anni torinesi, Giuseppe Fiore decise di affermare il tondo tarallo pugliese sul longilineo grissino piemontese. Lavorò intensamente e vinse la propria scommessa perché il tarallo è « un prodotto di grande valore, preparato con grano e aromi di alta qualità». Il debutto settentrionale del tarallo avvenne in via Montenapoleone, a Milano. Idea vincente tanto che nei party più esclusivi, come in quelli organizzati da Gucci, il tarallo è presente.

Gli affari vanno bene tanto che, negli anni Novanta, Giuseppe Fiore decide di creare l’attuale stabilimento e di produrre i taralli su larga scala, affermandoli nei mercati italiano ed estero. Vince anche questa scommessa: «Tutto questo – commenta – grazie al 33% di capacità, 33% di volontà, 33% di umiltà, 1% di fortuna».

Ritrovare la manualità perduta: la linea A Mano

Dopo aver conquistato il mercato italiano ed estero con  taralli prodotti in uno stabilimento sostenibile e con tecnologie all’avanguardia, Giuseppe Fiore e i suoi figli decidono di mantenere intatta la tradizione artigianale propria della manualità perché le macchine non devono sostituire le persone. Così nasce la linea “A Mano”.

«Ai miei dipendenti ho raccontato che, da bambino, all’impasto dei taralli davo varie forme. Ho parlato dei tanti momenti condivisi con la mia famiglia nel laboratorio. Insieme, quindi, abbiamo pensato di creare i prodotti della linea A Mano, dove rivivono la rusticità e i sapori della tradizione». Sono nati  “I lunghi”, taralli dalla forma allungata, realizzati sia con farina integrale sia con semi di finocchio. In omaggio al grissino, tra gli A Mano sono stati inseriti gli Intrecci classici,  integrali e ai semi di finocchio». Un’idea vincente e di successo che conferma l’eccellenza di Fiore di Puglia.

 

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE...

ULTIMISSIME