venerdì, Marzo 29, 2024
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Poche ore al finale della Sesta stagione di Pretty Little Liars

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La parola “fine” a volte è un qualcosa che non volessimo mai accada, altre è invece un’urgente necessità. In ogni caso, il momento più atteso di ogni Serie Tv è: Il finale di stagione.

Atteso per stasera è il finale (non definitivo dato che dalle parole dell’autrice ne sono previste ben un altro paio) della famosa serie Teen drama “Pretty Little Liars”. L’episodio a cui facciamo riferimento è in lingua e poco successivo in termini di tempo alla diretta americana.

È il 6×20, o dovremo dire 6×10 “B” così come la maggioranza degli spettatori sta definendo la seconda parte di questa sesta serie. Perché? Il mistero esistenziale più grande del mondo viene, dopo anni di tortura vera e propria, svelato nella 6×10 (ed a questo punto 6×10 “A”, e manco è un caso). Ebbene si, i Fans delle bugiardelle più famose d’America hanno scoperto l’identità del famoso “A”. Talvolta stalker/assassino/distruttore/enigmista delle protagoniste della serie per ben sei anni e cinque stagioni (e mezza)!

Breve riassunto per chi “dichediamineparlieperchèdovrebbeimportarmi”:

Cinque sedicenni con un rapporto viscerale vivono in una noiosa cittadina. Nella prima puntata della prima serie una scompare e viene data per morta per due anni. Ovviamente è ancora viva, ma era scappata dopo essere scampata ad un tentato omicidio che si credeva fosse opera del pazzoide che dal giorno della sua scomparsa ha tormentato le restanti quattro ragazzine. Storie d’amore, sms, scaramucce tra adolescenti, quesiti irrisolti e tutto il resto è veramente noia. È importante capire che chi l’ha guardato ha davvero passato del tempo prezioso a chiedersi “Chi è stato?”, “Chi ha fatto cosa!!!?”.

Solo sei anni.. e secondo l’autrice Marlene King poi è andato tutto al suo posto. “A” era, ahimè, Cece DrAke (in realtà Charlotte De Lurentis) , la sorella trans della ragazza non morta Alison De Lurentis. Storia sicuramente stabilita con i piedi e creata a posteriori di tanti fatti man mano successi. Piccolo esempio: Incesto fratello sorella che manco il Trono di Spade (che per quanto ancora non lo concepisca è concettualmente un’altra cosa) dato che la Drake aveva avuto una storia con il fratellastro di Alison, Jason De Laurentis.

Che dire? Un bel pasticcio di Televisone gustato da una bella fetta di pubblico, che avrebbe dovuto godersi l’immeritato Megashare finendo il tutto con una “bella” sesta stagione di sole dieci puntate; ed invece inventa un bel salto di temporale di cinque anni (in cui pare non sia successo nulla se non la grave scissione delle coppie più amate dal web, finte gravidanze, viaggi in Europa senza motivo, ed irrilevanti esperienze collegiali) con la morte dell’ormai ex “A”, e non uno ma due (forse) nuovi cattivi in città.

Eppure, io e quelli come me, siamo ancora qua imperterriti a mantenere il giuramento “cheunaserieèpersempre” ad attendere ciò che tra poche ora lo show ci rivelerà prima di un nuovo inverno. Oppure, se la storia ci insegna qualcosa, ciò che NON ci rivelerà.