Il progetto sul Ponte sullo Stretto è sempre più a rischio. Nella serata di ieri, 29 ottobre, la Sezione centrale di controllo di legittimità sugli atti del governo e delle amministrazioni dello Stato ha annunciato la decisione della Corte dei Conti. È stato negato il visto di legittimità.
Riguardo questa decisione, la Corte ha precisato che le motivazioni dietro questa scelta saranno rese pubbliche con un’apposita deliberazione entro 30 giorni. Davanti a tale comunicazione, non si sono fatte attendere le dichiarazioni da parte della premier, Giorgia Meloni, e di Matteo Salvini, ministro dei Trasporti.
“Intollerabile invadenza” – La Meloni ha così commentato la scelta della Corte dei Conti:
“La mancata registrazione da parte della Corte dei conti della delibera CIPESS riguardante il Ponte sullo Stretto è l’ennesimo atto di invasione della giurisdizione sulle scelte del Governo e del Parlamento. Sul piano tecnico, i ministeri interessati e la Presidenza del Consiglio hanno fornito puntuale risposta a tutti i rilievi formulati per l’adunanza di oggi; per avere un’idea della capziosità, una delle censure ha riguardato l’avvenuta trasmissione di atti voluminosi con link, come se i giudici contabili ignorassero l’esistenza dei computer”.
Su questo stop temporaneo, come già accennato, si è pronunciato anche il leader della Lega: “La decisione della Corte dei Conti è un grave danno per il Paese e appare una scelta politica più che un sereno giudizio tecnico”. Il ministro ha poi aggiunto: “In attesa delle motivazioni, chiarisco subito che non mi sono fermato quando dovevo difendere i confini e non mi fermerò ora, visto che parliamo di un progetto auspicato perfino dall’Europa che regalerà sviluppo e migliaia di posti di lavoro da sud a nord. Siamo determinati a percorrere tutte le strade possibili per far partire i lavori. Andiamo avanti
