Si apre uno spiraglio per i Comuni riguardo alla stretta sul turnover della pubblica amministrazione prevista per il prossimo anno nella Legge di Bilancio. Il governo è impegnato a valutare possibili interventi di modifica, con il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che mantiene un approccio aperto. Tra i temi sul tavolo spiccano, oltre al turnover, anche regolamentazioni su bitcoin e la presenza di revisori del MEF nelle società partecipate.
Parallelamente, un emendamento collegato alla Manovra e presentato in Senato include la richiesta di Forza Italia, tramite Claudio Lotito, di introdurre uno scudo penale per reati fiscali minori nei casi in cui il contribuente abbia già provveduto alla regolarizzazione. Fratelli d’Italia, dal canto suo, propone una riduzione della tassazione sulle plusvalenze derivanti dalla vendita di immobili che hanno usufruito del Superbonus.
Revisione del limite di spesa per le assunzioni nei Comuni
Una delle questioni centrali riguarda il limite di spesa del 75% per le nuove assunzioni nella pubblica amministrazione: è probabile che forze dell’ordine ed altri settori critici possano essere esentati, e si sta valutando una riduzione dei Comuni soggetti alla norma. L’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) esercita una forte pressione per modificare la disposizione, evidenziando l’impatto negativo che potrebbe avere su servizi essenziali come la protezione civile, la polizia locale, l’istruzione e l’assistenza sociale. L’ANCI propone infatti un emendamento per escludere i Comuni con oltre 20 dipendenti dal limite del 75%, permettendo maggiore flessibilità nei budget per le assunzioni.
Proposta di rimodulazione della tassa sulle criptovalute
Anche la tassa sulle criptovalute è oggetto di possibili aggiustamenti: il governo starebbe valutando una tassazione proporzionale alla durata dell’investimento, con l’obiettivo di incentivare il possesso a lungo termine di asset come i bitcoin.
Critiche sul controllo del MEF nelle società partecipate
Un’altra questione aperta riguarda la presenza di revisori del Ministero dell’Economia nelle società partecipate. L’ABI (Associazione Bancaria Italiana) ha espresso forti perplessità su questa misura, sottolineando ambiguità interpretative e possibili profili di incostituzionalità, in particolare per quanto riguarda l’applicazione a società private che ricevono fondi pubblici. Le banche, inoltre, ribadiscono il loro contributo alla Manovra, che stimano in un gettito aggiuntivo di circa 4 miliardi, derivante dal differimento nell’utilizzo delle imposte anticipate (DTA), il che comporterebbe per loro un impatto economico non trascurabile.
Altre richieste di modifica: superbonus, canone Rai e rottamazione delle cartelle
Tra le principali richieste di modifica sollevate dalla maggioranza ci sono anche un taglio del canone Rai, nuove misure di rottamazione delle cartelle fiscali e ulteriori norme sul Superbonus. Questi e altri emendamenti saranno al centro del dibattito politico, con un incontro tra le forze di centrodestra previsto per i primi giorni della prossima settimana. Tuttavia, le possibilità di modifica sono limitate dalle rigide indicazioni imposte dal Piano strutturale di bilancio, che stabilisce i parametri per il rientro dei conti pubblici.