venerdì, Aprile 19, 2024
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Il presidente ADL ad Higuain: Napoli non si prende in giro!

Napoli la si può tradire, se non si ha vergogna, ma non si prende in giro! Aurelio De Laurentiis si sa, non eccelle spesso in diplomazia e non sarebbe, forse, la persona più indicata da inviare al tavolo per una “negoziazione di pace”, ma è un raro esempio di imprenditore che ha saputo coniugare, nel mondo del calcio, passione e business come pochi, compiendo un vero e proprio miracolo sportivo ed economico a Napoli. La notizia del trasferimento di Gonzalo Gerardo Higuain, risulta ormai essere quasi anacronistica, troppi ne hanno parlato e molti ancora lo faranno ma, il risvolto umano che questo “passaggio di casacca” ha generato, le modalità con cui è avvenuto, lasciano perplessi non solo i tifosi partenopei, ma ogni persona di buon senso a cui si presenti il fatto. De Laurentiis, in una lettera aperta del 29/07/2016, pubblicata in primis sul sito ufficiale dell’SSC Napoli, ha voluto sottolineare alcuni aspetti umanamente rilevanti.
Lettera aperta del Presidente Aurelio De Laurentiis:
“Cari tifosi del Napoli, cari appassionati di calcio,
ho letto le dichiarazioni di Gonzalo Gerardo Higuain nella conferenza stampa organizzata dalla Juventus e vorrei soffermarmi sulla parte nella quale, dopo aver detto che la Juventus è una grande famiglia e lui è felice di indossare la maglia bianconera, afferma che il motivo per cui ha deciso di andare in quella squadra sarebbe colpa mia. Ho riflettuto a lungo se queste affermazioni meritassero una risposta, essendo facilmente chiaro a tutti quale sia la verita’. Alla fine ho pensato che qualcosa era meglio dire, cosi’, a futura memoria. Questa è la mia risposta.
1) Se il signor Gonzalo Gerardo Higuain era così indispettito dalla mia presenza, ha impiegato molti anni per capirlo, a meno che non sia una persona falsa o un ottimo attore. Ma escluderei quest’ultima possibilità: di attori me ne intendo.
2) Abbiamo trascorso molto tempo insieme, anche recentemente, ad esempio un’intera giornata alla Commissione Disciplinare di Roma non più tardi del 15 aprile scorso, per cercare di rimediare alla squalifica di 4 giornate che aveva avuto nel pieno della lotta scudetto. Vi assicuro che quel giorno Gonzalo era molto sereno e non mostrava alcuna insofferenza nei miei confronti, come possono testimoniare le persone che erano con noi.
3) Come mai il suo procuratore non ha mostrato insofferenza quando ci siamo incontrati per discutere del rinnovo, ed è successo spesso nell’ultimo anno ? Se fossero stati così intolleranti alla mia presenza, non avrebbero passato ore a discutere di soldi, molti soldi, con grande interesse e disponibilità.
4) Non ha una certa vergogna il suo procuratore quando dice che la squadra nella quale giocava, che lo ha messo nella condizione di segnare 38 gol, non era all’altezza ? Non ha vergogna di dire, in pratica, che i compagni di Gonzalo erano scarsi, visto che il Napoli è stata la squadra che ha avuto il maggior numero di occasioni da gol in Italia, condizione fondamentale per consentire a un attaccante di segnare molti gol?
5) Cercare di spiegare che il suo passaggio nella nuova famiglia sia colpa mia, è mancare di rispetto ai napoletani. Se Higuain avesse letto la storia di Napoli, scoprirebbe che questa città è stata l’unica a liberarsi da sola dai nazisti, prima ancora dell’arrivo degli americani, che trovarono la città già liberata quando vi entrarono. Questo popolo lo si può tradire se non si ha vergogna, ma non prendere per il culo.
 Aurelio De Laurentiis”

Perchè, Gonzalo Higuain, è “fuggito”da Napoli? Le motivazioni possono essere varie e tutte assolutamente comprensibili: per giocare in uno dei quattro-cinque club più forti d’Europa, perché a 29 anni, nel pieno di una carriera agonistica di successo, si vuol vincere anche qualcosa di importante ed è più semplice riuscirci a Torino, per soldi, per cambiare vita, per tagliare con il passato e per qualsivoglia motivo professionale o umano che sia, questo è poco rilevante, anche se si decidesse di approdare, come in questo caso, da una rivale di sempre. Ciò che fa male all’uomo Higuain come immagine di trascinatore, di ciò che fino ad ieri è stato per Napoli, un capo popolo, che lo ha accolto tra le sue braccia come un principe(poiché “il re”indossava la 10 e probabilmente mai più tornerà!), sono state le modalità con cui è andato via e queste dichiarazioni dirette al suo ex presidente suonano tanto come una “campana stonata”alle orecchie di tutti. Se si cantano canzoni d’amore sotto la curva, partire nel segreto, di notte, come fa chi “ama a pagamento”, è poco romantico, non è da musiche intonate insieme alla “donna amata”, Higuain, col suo grande talento, ha sedotto Napoli e tutti lo ringraziano per ciò che ha saputo donare. Un vero amore, però, è fatto di sincerità, di chiarezza, di una lettera magari ai soli tifosi, sarebbe bastato forse ad una una città che si è sempre identificata nei colori e nella vita della sua squadra. Come ha ricordato Aurelio De Laurentiis, Napoli, il suo popolo, lo si può tradire, è abituato a questo, ma non lo si può prendere in giro.

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