Prima bozza riapertura estiva, ecco la potenziale proposta del Governo

È finalmente disponibile una prima proposta del piano del Governo per riaprire le attività, finora chiuse causa COVID.

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Mario Draghi, Fonte Wikimedia Commons

Dopo un lungo lavoro, il Governo pubblica la prima bozza ufficiale di una potenziale riapertura estiva. Bozza che sarà presto presentata sia a Pd e Centrodestra che ai presidenti delle Regioni.

RISTORANTI, BAR, PALESTRE, PISCINE – I punti principali della prima bozza sulla riapertura riguardano specifiche attività lavorative.

Per quanto riguarda le ristoranti e bar, consumare a tavolo o al banco sarà possibile, sia a pranzo che a cena. Purché i clienti siano muniti di mascherina, quando sono in piedi, e distanziati di almeno 2 metri al chiuso e 1 all’aperto. La prenotazione sarà obbligatoria (per i ristoranti) e dopo le ore 14 tutti i presenti dovranno consumare a tavolo. Inoltre i giocatori più accaniti di carte potranno tornare ad esercitare il loro hobby nei bar, igienizzandosi spesso le mani e cambiando regolarmente mazzo. Infine, giornali e riviste cartacee saranno nuovamente messi a disposizione di tutti. Possibilmente in più copie e sempre igienizzandosi le mani.

Palestre e piscine entrambi potrebbero essere aperte anche in zona rossa, ma con molte precauzioni. Per esempio nelle palestre saranno autorizzati solo i corsi, su prenotazione e distanziati di 2 metri, e non se si tratta di sport di contatto. Il personale dovrà inoltre essere vaccinato e sottoporsi a regolari screening. Le piscine invece permetteranno sempre ad un numero ridotto di persone di entrare in vasca, ma distanziati questa volta da 7 metri quadri. Istruttori, monitor e maxi schermi gestiranno il flusso di nuotatori e esporranno costantemente le regole da seguire.

CINEMA E TEATRI – Rivolgendo il nostro sguardo verso cinema e teatri, dalla bozza dovrebbero riaprire anche nelle zone rosse. Questo con tanto di eventuali screening e distanziamento di 1 metro tra gli spettatori. A partire da 2 metri invece l’uso della mascherina non sarà più obbligatorio, se così lo prevede la Regione.

Per leggere la bozza clicca qui.