venerdì, Aprile 19, 2024
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Prima bozza riapertura estiva, ecco la potenziale proposta del Governo

È finalmente disponibile una prima proposta del piano del Governo per riaprire le attività, finora chiuse causa COVID.

Dopo un lungo lavoro, il Governo pubblica la prima bozza ufficiale di una potenziale riapertura estiva. Bozza che sarà presto presentata sia a Pd e Centrodestra che ai presidenti delle Regioni.

RISTORANTI, BAR, PALESTRE, PISCINE – I punti principali della prima bozza sulla riapertura riguardano specifiche attività lavorative.

Per quanto riguarda le ristoranti e bar, consumare a tavolo o al banco sarà possibile, sia a pranzo che a cena. Purché i clienti siano muniti di mascherina, quando sono in piedi, e distanziati di almeno 2 metri al chiuso e 1 all’aperto. La prenotazione sarà obbligatoria (per i ristoranti) e dopo le ore 14 tutti i presenti dovranno consumare a tavolo. Inoltre i giocatori più accaniti di carte potranno tornare ad esercitare il loro hobby nei bar, igienizzandosi spesso le mani e cambiando regolarmente mazzo. Infine, giornali e riviste cartacee saranno nuovamente messi a disposizione di tutti. Possibilmente in più copie e sempre igienizzandosi le mani.

Palestre e piscine entrambi potrebbero essere aperte anche in zona rossa, ma con molte precauzioni. Per esempio nelle palestre saranno autorizzati solo i corsi, su prenotazione e distanziati di 2 metri, e non se si tratta di sport di contatto. Il personale dovrà inoltre essere vaccinato e sottoporsi a regolari screening. Le piscine invece permetteranno sempre ad un numero ridotto di persone di entrare in vasca, ma distanziati questa volta da 7 metri quadri. Istruttori, monitor e maxi schermi gestiranno il flusso di nuotatori e esporranno costantemente le regole da seguire.

CINEMA E TEATRI – Rivolgendo il nostro sguardo verso cinema e teatri, dalla bozza dovrebbero riaprire anche nelle zone rosse. Questo con tanto di eventuali screening e distanziamento di 1 metro tra gli spettatori. A partire da 2 metri invece l’uso della mascherina non sarà più obbligatorio, se così lo prevede la Regione.

Per leggere la bozza clicca qui.

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