Rientrato dalle ferie il Procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio, ha assunto il coordinamento delle indagini, capeggiate fino a quel momento dal sostituto Procuratore Salvatore Vella, ed ha subito deciso di recarsi a Lampedusa in elicottero con uno staff medico al seguito.
Dopo un’accurata ispezione della nave ha disposto il sequestro della Open Arms e lo sbarco dei migranti.
E finalmente, dopo 19 giorni prigionieri sul ponte di una nave, tutte le persone a bordo toccheranno la terra ferma.
¡Boza! pic.twitter.com/YubZeo7qP5— Open Arms IT (@openarms_it) August 20, 2019
Dopo diciannove giorni vissuti sul ponte della nave spagnola (che ricordiamo era ferma a 800 metri dalla costa di Cala Francese a Lampedusa) l’imbarcazione ha attraccato in territorio Italiano a Lampedusa. Durante le fasi di sbarco i profughi e i volontari hanno cantato “Bella Ciao” mentre dal molo gli attivisti hanno applaudito e urlato “benvenuti”.
Ci ha pensato la magistratura a sbloccare il caso Open Arms, tra le proteste del Ministro dell’Interno Matteo Salvini il quale su Facebook ha riferito “Il sequestro impone lo sbarco degli immigrati: ricordo che non c’era allarme sanitario, finti malati e finti minorenni. Qualcuno si sta portando avanti già nel nome del governo dell’inciucio che vuole riaprire i porti. Finché campo è mio dovere difendere i confini e la sovranità del Paese”.