La tensione tra Victor Osimhen e l’ambiente del Napoli era arrivata a un punto critico, con il rapporto tra il giocatore e i suoi compagni di squadra deterioratosi a tal punto che il nigeriano si trovava spesso a lavorare in isolamento.
Secondo quanto riportato dall’edizione odierna di Repubblica, la situazione era diventata insostenibile già nei mesi finali della scorsa stagione.
Osimhen, capocannoniere dello scudetto, si allenava frequentemente da solo sul campo numero 3 del Training Center di Castel Volturno, un segnale evidente del crescente distacco dalla squadra.
Impossibile il reintegro nel gruppo
Questo clima teso rendeva impossibile il suo reintegro nel gruppo, e così l’offerta dell’ultimo minuto del Galatasaray è stata vista come una soluzione liberatoria per tutte le parti coinvolte: la società, Osimhen, i suoi ex compagni e l’allenatore Antonio Conte, che era ben consapevole della delicata situazione.
Con la partenza del bomber nigeriano, il Napoli può ora concentrarsi sul difficile compito di ristabilire l’armonia nello spogliatoio e affrontare le sfide future.