giovedì, Marzo 28, 2024
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Raoul Bova condannato a un anno e sei mesi di reclusione per reati fiscali

Raoul Bova è stato condannato a un anno e sei mesi di reclusione a conclusione di un processo che lo vedeva imputato per reati di natura fiscale. La sentenza, emessa dal giudice monocratico del Tribunale di Roma, prevede la non menzione e la sospensione della pena a carico dell’attore, condannato per dichiarazione fraudolenta mediante artifici.

Stando a quanto sostenuto dall’accusa, che aveva chiesto per Bova una pena pari a un anno di reclusione e inferiore, dunque, a quella poi effettivamente inflitta, tra il 2006 e il 2010 l’attore avrebbe trasferito alcuni costi alla società che gestisce la sua immagine, la Sammarco s.r.l., ottenendo degli sgravi fiscali facendo leva su un sistema che gli avrebbe permesso di pagare un’aliquota Iva più bassa di quella dovuta. In questo modo avrebbe eluso il pagamento di quasi 700 mila euro.

Giulia Bongiorno, avvocato difensore dell’attore, ha sottolineato come la sentenza emessa escluda l’emissione di fatture per operazioni inesistenti da parte di Bova, accusa che costituiva il fulcro dell’intero processo.

La condanna – ha dichiarato l’avvocato – si riferisce all’interpretazione di un contratto sui diritti di immagine su cui si era già espressa la Commissione Tributaria di Roma dando ragione all’attore”. Sulla base di tale pronuncia, la Bongiorno è fiduciosa che l’appello ribalterà la condanna a carico di Bova proprio in virtù di quanto enunciato dalla Commissione Tributaria “la quale ha anche evidenziato – conclude il legale – che i contratti come quello oggetto del processo penale sono strumenti tipici e legittimi nel mondo artistico”.

Qualora la condanna venga invece confermata, l’attore potebbe dover resitutire al fisco circa un milione e mezzo di euro rispetto ai 680 mila che si ritiene abbia evaso, a causa degli interessi maturati nel corso degli ultimi anni.