I Rapporti Juventus – Mafia hanno eco anche all’estero

Le notizie riguardanti i singoli campionati arrivano ormai facilmente all’estero e hanno sempre un eco molto grande quando si tratta di grandi club. È il caso della Juventus. Il Mundo Deportivo, uno dei più importanti periodici di informazione sportiva spagnola, ieri online per esempio titolava: “La mafia golpea a la Juventus desde dentro” ossia “La mafia colpisce la Juventus dal suo interno”. La morte di Raffaello Bucci ha subito avuto risonanza anche all’estero. Sul giornale spagnolo si legge: “La mano negra de la mafia puede golpear en todos los estamentos de la sociedad italiana. Ni el club más laureado del país transalpino tendría la suficiente grandeza y seguridad de plantar cara a una de las asociaciones mafiosas más grandes de Italia: La ‘ndrangheta, cuya zona de actuación es la región de Calabria, una de las zonas con más aficionados ‘bianconeri’ en su población.” (Traduzione: La mano nera della mafia può colpire a tutti i livelli della società italiana. Neanche il club più titolato del paese transalpino ha la sufficiente grandezza e sicurezza per combattere una delle associazioni mafiose più grandi d’italia: La ‘ndrangheta, la cui zona d’influenza è la Calabria, una delle regioni con più tifosi bianconeri del paese.). Le cause del suicidio di Raffaello Bucci probabilmente non si sapranno mai con assoluta certezza, ma purtroppo la vicenda resta ambigua e controversa. Non è il primo caso di infiltrazione e di rapporti tra calcio e malavita organizzata in Italia. Nel 2010 toccò al Napoli, quando Antonio Lo Russo, figlio del noto boss Salvatore, presenziava da bordo campo Napoli-Parma (partita che tra l’altro il club di De Laurentiis perse in maniera inaspettata e rocambolesca per 2-3).