venerdì, Marzo 29, 2024
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Reddito di cittadinanza, il governo Draghi pronto al cambiamento: stop dopo 18 mesi

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Il Reddito di Cittadinanza (RdC), introdotto con decreto-legge nel 2019 come misura di contrasto alla povertà, è un sostegno economico finalizzato al reinserimento nel mondo del lavoro e all’inclusione sociale. Tuttavia, il governo guidato dal nuovo premier, Mario Draghi, è pronto ad una “stretta” su quest’ultimo per cercare di contrastare gli effetti controproducenti di tale reddito.

NUOVE DISPOSIZIONI PER IL REDDITO DI CITTADINANZA – Il governo guidato da Mario Draghi sta pensando ad una “stretta” per quanto riguarda l’erogazione del Reddito di cittadinanza. Non più illimitato, ma solo un modo per permettere a chi lo riceve di reinserirsi davvero nel mondo del lavoro. Per Draghi e il suo Esecutivo, esso dovrebbe essere uno strumento di sostegno che durerà massimo 18 mesi per chi è in condizione di lavorare.

Secondo il quotidiano Il Mattino, il nuovo Esecutivo vorrebbe rimodulare i criteri per le assegnazioni del Reddito di cittadinanza. Attualmente, scaduti i 18 mesi e trascorso un mese di sospensione, è possibile presentare di nuovo una domanda per il rinnovo all’INPS se rimangono le condizioni di bisogno. Per il nuovo governo, questo è assolutamente inaccettabile. Il ministero del Lavoro, guidato da Andrea Orlando, e i suoi tecnici stanno ragionando sulla possibilità di introdurre una sorta di bonus a favore dei percettori che trovano lavoro. Tuttavia, allo scadere dei 18 mesi, l’INPS non rinnoverà più l’assegnazione del reddito per chi è “occupabile”, cioè chi è in condizioni di lavorare.

IN COSA CONSISTE IL PREMIO E IL NUOVO RDC – Nello specifico, il ministero del Lavoro sta valutando l’idea di dividere in due parti il sussidio. I non occupabili continueranno a ricevere il vecchio sussidio, invece, chi è tenuto a sottoscrivere un contratto di lavoro, riceverà un reddito su misura. Il Governo Draghi, infatti, vuole puntare a ridurre i redditi non indispensabili, che durante l’emergenza Covid si sono appesantiti.

Il nuovo governo, si è reso conto del grande flop generato dall’attuale erogazione del Reddito di cittadinanza. L’Esecutivo sta lavorando anche per rivedere i criteri relativi alle offerte di lavoro. Inoltre, ci sarebbero risorse sufficienti tra i Navigator per prorogare il loro contratto fino a dicembre; oltre quella data, però, non verrà rinnovato il loro contratto.