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Reddito di cittadinanza: le novità approvate a giugno, entreranno in vigore a fine settembre

Sono passati due anni dall’introduzione del reddito di cittadinanza. Introdotto con  con decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4 da parte del governo Conte. Tale misura prevede un sussidio alle famiglie con un Isee non superiore a 9.360 euro con un importo massimo erogabile di 780 euro mensili. Secondo gli ultimi dati dell’Inps, a luglio le famiglie che percepiscono il sussidio sono 1,24 milioni. A partire dal mese di giugno sono state approvate importanti novità, che entreranno in vigore alla fine di settembre.

La prima novità è stata l’anticipo dei soldi ricevuto dai beneficiari con una settimana d’anticipo. Infatti anche i possessori del Reddito e della pensione di cittadinanza hanno ricevuto in anticipo la ricarica di liquidità. Ciò è dovuto all’introduzione del’assegno temporaneo, previsto per i figli minori. Una misura che dovrà sostituire fino a gennaio 2022, il nuovo assegno unico universale per le famiglie (cioè della realizzazione della legge 1°aprile 2021).  Questa nuova misura dal 2022 sarà destinata a tutte le famiglie  senza limitazioni di reddito.

L’assegno temporaneo o “assegno ponte”, nel frattempo, è destinata a tutti i nuclei familiari con figli minori di 18 anni che non percepiscono gli Assegni per il nucleo familiare. La circolare Inps n°93 precisa che sono inclusi: nuclei familiari di lavoratori autonomi, nuclei familiari in cui sono presenti soggetti in stato di inoccupazionee, nuclei che beneficiano di assegni familiari di cui al D.P.R. 30 maggio 1955, n. 797 (coltivatori diretti, coloni, mezzadri e titolari di pensione da lavoro autonomo), ai nuclei che non beneficiano dell’assegno per il nucleo familiare  decreto-legge n. 69 del 1988, perche privi  di uno o più requisiti di legge.

Per farne richiesta basta andare sul portale Inps e cliccare sulla sezione dedicata: niente di diverso dagli altri bonus. Il bonus prevede tale erogazione di denaro: 167,50 euro, per ciascun figlio, ai nuclei familiari fino a due figli minori o 217,80 euro, per ciascun figlio, ai nuclei familiari con almeno tre figli minori. Per i figli con disabilità, invece il bonus aumenta di circa 50 euro per ogni genero invalido.

Sarà lo stesso Istituto previdenziale, che controllerà la validità del modello Isee, (ossia senza errori ed omissioni) e calcolerà l’assegno unico figli in base: al numero di componenti minorenni all’interno del modello Isee, al valore Isee ,alla quota spettante per ciascun figlio sulla ricarica Rdc, (la quale verrà sottratta dall’assegno familiare della seconda ricarica).

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