venerdì, Aprile 19, 2024
HomeAttualitàGiappone, Renho Murata prima donna leader del Partito Democratico

Giappone, Renho Murata prima donna leader del Partito Democratico

Renho Murata è stata eletta leader del Partito Democratico Giapponese, divenendo così la prima donna e la prima persona di nazionalità mista a guidare uno dei principali partiti politici del Giappone. Di padre taiwanese e madre giapponese, Renho (48 anni) è membro della Camera Alta del parlamento del paese del Sol Levante e, nell’arco di tempo che va dal 2010 al 2012, è stata ministro per la Rivitalizzazione Amministrativa e per le Politiche dei Consumatori e la Sicurezza alimentare. La nomina è arrivata dal collegio elettorale del partito, ottenendo 503 preferenze, contro le 346 dell’altro candidato Seiji Maehara, che pure aveva ricoperto incarichi governativi, durante la breve esperienza al potere del PD nel triennio 2009 – 2012.

Ex-conduttrice ed ex-modella, Renho Murata era data per favorita nelle ultime settimane, grazie all’endorsement di metà dei parlamentari democratici e, soprattutto, del suo predecessore Katsuya Okada. La sua elezione a leader democratica è vista dagli osservatori come un tentativo di dare una nuova immagine al partito, che in tutte le recenti elezioni ha sofferto di un calo di consensi, dovuto alla disastrosa gestione degli anni passati al governo; anni in cui il Giappone si trovò a dover affrontare anche la tragedia dello tsunami e delle sue catastrofiche conseguenze, tra le quali si ricorda la fuoriuscita di materiale radioattivo dalla centrale nucleare di Fukushima.

La nuova leader del Partito Democratico giapponese, che ha scelto di farsi chiamare solo con il mononimo Renho, si è impegnata a rivoluzionare il partito, per renderlo una reale alternativa al Partito Liberal Democratico (LPD) di Shinzo Abe. Tra gli impegni presi si annoverano un piano per migliorare il sistema educativo e la lotta alla riforma costituzionale, che il premier Abe sta portando avanti. In particolar modo, è l’articolo 9 della Costituzione ad essere messo in discussione. Questo impegna il Giappone ad essere un paese pacifista, che non può mai ricorrere alla forza in materia di politica estera. Nonostante si siano trovati modi per aggirare la norma (i giapponesi hanno un esercito), questo articolo costituisce comunque un forte limite, che il Governo sta cercando di superare.

Questa elezione segna anche un cambio di rotta, in un paese in cui la presenza femminile in politica e in ruoli di comando ha percentuali molto basse. Renho Murata è la terza donna, nell’arco di quest’anno, a raggiungere un’importante posizione di vertice. Solo lo scorso Luglio, Yuriko Koike è stata eletta governatrice di Tokyo, con più di un milione di voti di distacco dall’avversario; mentre il mese scorso il premier Abe ha assegnato a Tomomi Inada il Ministero della Difesa.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE...

ULTIMISSIME