L’obiettivo di Renzi è rilanciare Roma, cogliendo l’occasione del Giubileo, ma il premier ammette che prima di occuparsi delle candidature per il nuovo sindaco è necessario “ricucire” il Pd “dilaniato da correnti interne“. Questo è lo schema che sarà adottato dal Partito Democratico anche su scala nazionale e il premier ha intenzione di spiegarlo domani ai parlamentari del Pd riuniti in assemblea sulla legge di stabilità.
La minoranza Pd, che sembra voler fare sponda con le Regioni (aumentano infatti nella maggioranza su un avvicendamento di Stefano Bonaccini a Chiamparino alla guida della Conferenza), invoca ormai apertamente il congresso, ma dal Pd avvertono si dovrà aspettare il 2017.
Renzi in mattinata incontra a Palazzo Chigi Lorenzo Guerini ed Ettore Rosato e con loro fa il punto anche sul dossier Roma. La linea da seguire, spiega il premier, è presentare sulla scia del “trionfo” di Expo, “anche a Roma un dream team, una squadra di primo livello su tutto” (fonte ANSA).
Non resta che proseguire con il lavoro di ricostruzione del Pd romano, avviato da Fabrizio Barca e Matteo Orfini. L’obiettivo sarebbe quello di presentarsi non più “dilaniati” alla scelta del candidato sindaco. Per quanto riguarda un possibile nome, nessuno si sbilancia.