Il segnale per il calcio italiano è arrivato, a dettare la strada è stata la Juventus di Andrea Agnelli: Sarri e la squadra, per venire incontro alle esigenze economiche della società in questo periodo particolare, hanno deciso di rinunciare agli stipendi di marzo, aprile, maggio e giugno. Ciò per la Juve rappresenterà un risparmio di 90 milioni di euro.
RETROSCENA – A svelare i dettagli della trattativa tra club e giocatori ci ha pensato stamani il Corriere dello Sport. Ecco un estratto di quanto si legge sul quotidiano nella sua edizione online:
“Maurizio Sarri e tutti i suoi giocatori sono pronti a rinunciare alle mensilità di marzo, aprile, maggio e giugno. Un terzo dell’ingaggio totale, che comporterà un risparmio di circa 90 milioni per la Juventus.
Da quando l’11 marzo è arrivata la comunicazione della positività al Covid-19 di Daniele Rugani, il confronto tra squadra e dirigenza anche se a distanza è stato continuo. E costruttivo. Negli ultimi giorni è emersa da parte di tutte le componenti la sensibilità di dover fare qualcosa per fronteggiare insieme le difficoltà.
Di sicuro c’è che un ruolo fondamentale in questa fase decisionale è stato rivestito dai tre capitani della Juve. L’ufficiale, Giorgio Chiellini. Il predecessore, Gigi Buffon. Il vice, Leonardo Bonucci. Un po’ promotori e un po’ mediatori, sono riusciti in un’opera non semplice specialmente in una fase che non permetteva alcun incontro di persona, consolidando ulteriormente il loro ruolo di leader in uno spogliatoio ora più unito che mai”.