Ora che la fase 2 è finalmente iniziata, la domanda sempre più concreta è la seguente: Quali negozi/attività potranno beneficiare di riaperture anticipate? Ma soprattutto sarà fattibile? Ebbene la risposta potrebbe essere più positiva di quanto si pensi.
L’INTERVISTA DI CONTE – «Siccome ora ci sono soglie definite di allarme, siamo in condizione di studiare un’eventuale anticipazione delle aperture per ulteriori attività con differenziazioni geografiche». Questo dichiara il premier Giuseppe Conte in un’intervista per il Fatto Quotidiano. Sebbene il piano iniziale fosse quello di consentire ai negozi al dettaglio (abbigliamento e oggettistica di ogni genere) di riaprire i battenti dal 18 maggio, mentre ristoranti, bar e simili solo dal 1 giugno, tutto potrebbe cambiare.
Non sono da escludere infatti riaperture anticipate. Questo specialmente se la curva dei contagi non risale a dismisura in questi giorni.
LA DICHIARAZIONE DI LAMORGESE – A confermare tale possibilità, vi è la dichiarazione ufficiale di Luciana Lamorgese, titolare del Viminale, la quale sembra inoltre molto soddisfatta della risposta degli italiani. «Gli italiani ancora una volta hanno dimostrato grande senso di responsabilità, ancor di più in questi primi giorni visto che venivano da un periodo di grandi limitazioni. I controlli sono stati numerosi. Soltanto nella giornata del 4 maggio abbiamo avuto circa 260mila persone controllate e un numero davvero limitato di persone sanzionate, 3.600. La necessità è quella di verificare alcuni aspetti specifici, come l’assembramento e il distanziamento sociale. Dobbiamo avere la consapevolezza che i nostri comportamenti devono essere responsabili e tali devo dire sono stati. Anche sui sistemi di protezione individuale gli italiani hanno dato risposta positiva».
Tra le attività che potrebbero ripartire prima del 18 maggio figurano parrucchieri, centri estetici e persino teatri.