È arrivato stamattina a Rimini l’ordine d’arresto per i due giovani accusati di stupro di gruppo ai danni di una sedicenne.
La vicenda risale ad una calda serata d’Agosto di quest’estate. La minorenne, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, avrebbe conosciuto i giovani sui social. La ragazza avrebbe accettato di incontrarli, dietro ricompensa di denaro. Giunto, però, il momento stabilito, si sarebbe tirata indietro. I due amici, di fronte alla sua resistenza, l’avrebbero caricata in macchina e costretta a consumare stupefacenti. Persa la lucidità, l’avrebbero violentata; per poi abbandonarla lungo le strade della città marittima in piena notte. Assistita da delle persone di passaggio, la giovane è stata trasportata al pronto soccorso in stato di shock.
La vittima, la cui violenza è stata accertata, al momento della denuncia aveva pochi e confusi ricordi su quanto avvenuto. Ricordava l’aggressione, senza, però, saper descrivere i volti dei colpevoli. Il lavoro delle Forze dell’Ordine è stato, pertanto, molto difficile. Mediante delle testimonianze e tramite le registrazioni delle videocamere di sicurezza, gli inquirenti hanno trovato la targa della macchina dalla quale la giovane è stata scaraventata fuori. Tuttavia, prima di procedere all’arresto è stato necessario compiere dei test di DNA sui colpevoli.
Soltanto una volta comparati questi campioni con quelli rinvenuti sulla ragazza, è stato possibile avanzare l’ordine d’arresto. Il diciottenne, non di origini emiliane, è stato condotto nel carcere di Pesaro; mentre il diciassettenne all’Istituto penale per i minorenni di Bologna. Sono ancora da decidere le misure da adottare nei suoi confronti.
A esprimersi sulla questione è stato il legale della famiglia della vittima. La ragazza avrebbe, stando a quanto emerso, una forte dipendenza dai social e dalla sua immagine su di essi.