venerdì, Marzo 29, 2024
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Roma-Lione, le parole di Spalletti: “Abbiamo il 60% di possibilità di qualificarci. Pallotta? Ascolterò”

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E’ terminata pochi minuti fa la conferenza stampa di Luciano Spalletti in vista della delicata sfida di domani sera all’Olimpico con il Lione, i giallorossi devono ribaltare il 4-2 dell’andata, impresa difficile, ma il tecnico è fiducioso. Ecco un estratto delle sue dichiarazioni:

Come affronterà il Lione? “Si affronta andando a valutare quello che è successo nella partita precedente. Si può anche prendere in considerazione quello che non abbiamo saputo scegliere della partita precedente. Ho visto molte cose fatte bene, quelle fatte male si prendono in considerazione perché ci si può lavorare. Noi abbiamo questo doppio desiderio domani sera. Sicuramente non vagheremo in giro per il campo”.

Come sta la squadra dopo Palermo? “Io la trovo sempre abbastanza bene quando ci parlo, io gli riconosco questa maturazione. Loro sono pronti in esame o a fare analisi approfondite e corrette per poi comportarsi di conseguenza. Non ho mai visto dubbi nella mia squadra. Domani sera ci sarà bisogno di non fare errori di valutazione. C’è questo risultato abbastanza importante che ci penalizza, ma bisogna vederlo con occhi giusti. Anche se avessimo perso 1-0, avremmo dovuto fare 2 gol. Di conseguenza è quella la strada. Visto quello che è successo e andando ad analizzare, la cosa è lì a portata di mano. Sarà una partita delicata sotto l’aspetto delle posizioni e delle attenzioni. Una delle priorità della nostra difesa sarà sulle loro verticalizzazioni. Bisogna cercare subito di far gol e poi non perdere mai di ordine e di avere questo equilibrio sul tentativo degli avversari di ripartenza improvvisa”.

Percentuali di passare il turno? “Io di queste percentuali ne ho già parlato con i ragazzi. In base al valore dei miei giocatori, sento di avere il 60% di possibilità di passare il turno”.

Domani ci sarà anche Pallotta cosa gli dirà? “Prima di tutto lo saluterò in maniera molto cordiale. Io non ho niente di particolare da dirgli, ascolterò quello che mi dirà lui. Non mi sembra ci siano i presupposti per far venire fuori un casino. Corretto che un presidente possa dire le sue cose a un allenatore, poi io devo portare a casa i risultati sperando siano soddisfacenti per lui. Io non ho da dire nulla, ho solo da ascoltare”.