A Roma, un narcotrafficante ha chiamato la Polizia per risolvere una lite, e poi senza alcun timore, ha lasciato entrare gli agenti nella sua abitazione. Il cinquantenne, sul momento, aveva trascurato un particolare, che gli è costato le manette.
Cosa ha innescato la lite? L’uomo venerdì è andato dal meccanico per ritirare la sua auto. Una volta sopraggiunto all’officina, l’ha accusato di non aver svolto il lavoro richiesto. A questo punto, gli animi si sono infiammati e si è accesa la discussione. È stato lo stesso narcotrafficante a chiamare la Polizia, per sedare la situazione.
Giunta sul luogo, la volante di uomini si è trovata difronte al cinquantenne che diceva di non voler pagare il meccanico per non aver eseguito correttamente il lavoro. La controparte, invece, pretendeva il denaro, dato l’impiego svolto. Una volta risolto il diverbio, non restava far altro che controllare le identità dei soggetti coinvolti.
Il meccanico ha mostrato immediatamente il suo documento di riconoscimento; il narcotrafficante, invece, non lo aveva con se. Pertanto, ha invitato i Poliziotti a seguirlo verso la sua abitazione. Arrivati giù al palazzo, è stato lui stesso a farli salire. In questi casi, non è previsto che le Forze dell’Ordine entrino nell’appartamento.
Una volta varcata la soglia, gli agenti si sono ritrovati difronte ad una mensola con sopra due pacchetti di hashish, messi in primo piano. Il proprietario di casa, inizialmente, ha cercato di far finta di niente, dicendo che fosse per uso personale. Dopo qualche secondo, ha sussurrato di aver dimenticato di nasconderla. Quello che doveva essere un semplice controllo si è trasformato in un’indagine per droga. I Poliziotti hanno seguito l’iter prestabilito per questi casi. Pertanto, sul posto sono sopraggiunte altre volanti con cani antidroga. Nel giro di poche ore, l’uomo è stato arrestato e portato via in manette.