Un’altra tragedia nella città di Romeo e Giulietta. Un pensionato di 64 anni ha accoltellato la moglie, costretta a letto da un ictus, e poi il figlio autistico. Dopo ha tentato di suicidarsi, ma le forze dell’ordine sono arrivate giusto in tempo. Se ci fosse riuscito, a spiegare il suo gesto sarebbero state le parole di una lettera che aveva lasciato lì per chi avesse trovato i corpi.
Padre e figlio sono ricoverati in condizioni gravissime all’ospedale di Borgo Trento a Verona, dove ieri è avvenuto il dramma. Mirella Guth, 64 anni, è morta oggi dopo un giorno di agonia. Le forze dell’ordine sono state avvisate dal fratello di Giancarlo, a cui il pensionato aveva telefonato prima di agire confessandogli tutto. Giancarlo, forse, voleva che i corpi fossero trovati al più presto o desiderava semplicemente togliersi un peso. In qualsiasi caso, è stata quella telefonata a dare una speranza di vita alla famiglia.
Secondo le forze dell’ordine il pensionato avrebbe agito così a causa delle difficile situazione familiare: sua moglie dopo l’ictus non era più riuscita a riprendersi e suo figlio, 37 anni, era autistico dalla nascita. I servizi sociali del Comune erano a conoscenza della difficile condizione familiare. La famiglia, infatti, veniva seguita costantemente. Ma non è stato abbastanza.
