venerdì, Aprile 26, 2024
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#RossiVSMarquez: continua la polemiche sul contatto

Il caso “#RossiVSMarquez” continua a creare polemiche nel paddock della MotoGP anzi del Motomondiale in generale (anche un po’ in quello SBK) che ormai è stato smontato da Assen e portato al Sachsenring dove si svolgerà la prossima gara.

Il contatto ha scatenato una polemica che continua ad essere viva e animata da tutti, nonostante Mike Webb e l’intera Race Direction siano state interpellate e abbiano concluso che questo è stato un normalissimo incidente di gara, teoria esposta subito in cabina di commento da Loris Capirossi, uomo Race Direction. Questa volta a confrontarsi sono due pilastri dei rispettivi team coinvolti: Massimo Meregalli, meglio conosciuto come “Maio”, e Livio Suppo.

“Ho avuto dei dubbi quando si è verificato il contatto. Ma rivedendolo l’accaduto concordo con la decisione della Race Direction. Prima di tutto Valentino era davanti e Marc non poteva passare in quel punto, poi dopo il contatto l’unica cosa che Vale poteva fare era stare in sella e proseguire dritto.” Dice Meregalli sul fattaccio, dall’altra parte Suppo risponde così: “Rispettiamo la decisione della Race Direction e andiamo a Sachsenring con delle buone sensazioni perché Marc ha ritrovato in buon feeling con la moto e questo è molto importante. E’ inutile dire “se”. Il vero errore che ha causato l’incidente è stato a un paio di giri dalla fine, quando nella chicane finale Marc uscito dalla linea ideale ed è andato un po’ fuori sfiorando la ghiaia. In quel momento ha perso il contatto con Valentino ed era impossibile stare con lui, invece ha fatto un ultimo giro incredibile. Penso che abbia recuperato qualcosa come 4 decimi. Entrambi hanno regalato spettacolo, queste sono le corse!”

Insomma, la polemica continua e i diretti interessati, ovvero Màrquez e Rossi, continuano a esser convinti delle loro teorie: “ho ragione io” in entrambi i casi.

Si va verso la Germania con un clima teso, per la prima volta da quando il Cabroncito è approdato in classe regina non c’è un sorrido per Rossi, l’idolo di sempre, ma un mezzo ghigno.

Chissà se il campione di Cervera in cameretta ha ancora il poster alla parete con su impresso il Dottore?

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