ROMA – Dedicato a quelli che dicevano: impossibile, non ce la faranno mai. A quelli che li vedevano solo come dei perdenti, degli esclusi, gli ultimi: nello sport, nella vita. Invece i ragazzi della Tre Rose, squadra di rugby iscritta al campionato italiano di serie C2 e composta quasi esclusivamente da rifugiati, richiedenti asilo passati per Lampedusa, hanno battuto il Collegno (35-33) nel turno conclusivo di campionato. Dopo 15 sconfitte in altrettanti incontri. E non è un miracolo: perché questa vittoria l’hanno costruita nei mesi, allenandosi duro e riducendo ogni domenica il gap dalle avversarie. No, non è un’impresa: è una storia esemplare di riscatto e di integrazione.
Fonte: La Repubblica.