Il campionato di Serie A ha offerto una giornata davvero bellissima Sul campo le squadre stanno regalando uno spettacolo davvero unico, con molti gol messi a segno. Mentre sul rettangolo verde lo spettacolo è assicurato, non si può dire lo stesso sugli spalti.
In numerosi impianti di Serie A, infatti, sono stati intonati cori di discriminazione territoriale nei confronti dei napoletani. L’ultimo episodio si è avuto in occasione della partita tra Sampdoria e Napoli.
I tifosi della squadra di casa, infatti, hanno intonato il solito coro a sfondo razzista “Noi non siamo napoletani…” durante la partita e nessuno ha pensato di fermarlo. A zittirli, però, ci ha Diego Demme, il quale ha scaraventato in rete il goal del 2-3 ed ha praticamente ammutolito l’intero stadio che continuava a cantare cori vergognosi contro tifosi e città partenopea.
Ancora una volta, quindi, bisogna segnalare questo brutto episodio. Ora toccherà al giudice sportivo punire questi pochi incivili che negli stadi continuano ad intonare cori di discriminazione territoriale nei confronti del popolo partenopeo.
Purtroppo, il problema è a monte. Continuando a prendere dei provvedimenti che comportano solo una piccola multa per la società, non si risolverà nulla. Solo con provvedimenti più duri quali la chiusura dello stadio o punti di penalità in campionato si potrebbe riuscire a fare qualcosa di concreto.
