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Sanremo 2017: serata cover, eliminazioni e Mika

La terza serata del Festival di Sanremo è partita con un tuffo nel passato, per festeggiare i 60 anni dello Zecchino D’oro: sul palco dell’Ariston i bambini del Piccolo Coro dell’Antoniano di Bologna hanno fatto cantare giovani e adulti con un medley in vecchio stile, dal “Il caffè della Peppina” alle “Tagliatelle di nonna Pina”.

Dopo questa prima introduzione apprezzata dal pubblico in sala e a casa, si è dato subito il via alle cover con Chiara che ha aperto le danze con “Diamante” di Zucchero. A proseguire è stata l’interpretazione da brividi di Ermal Meta che ha interpretato la sentita “Amata terra mia” di Domenico Modugno. A ravvivare però il pubblico con un pizzico di ritmo in più è stata Lodovica Comello grazie a “Le mille bolle blu” di Mina. Ad omaggiare Adriano Celentano è stato, invece, direttamente l’ormai storico Al Bano con “Pregherò”.

Momento pausa dalle cover, a salire sul palco sanremese è stata l’ostetrica 92enne Maria Pollacci, accolta per il lavoro e la sua dedizione grazie al quale ha fatto nascere ben 7.642 bambini. Un esempio per riflettere, ancora una volta.
A riaprire la gara cover è stata Fiorella Mannoia che ha interpretato “Sempre e per sempre” di Francesco De Gregori. A seguire Alessio Bernabei con “Un giorno credi” di Edoardo Bennato; e Paola Turci che ha riscosso parere positivi del pubblico del web con “Un’emozione da poco” di Anna Oxa.

Tra i momenti più attesi, ecco il superospite della serata Mika che sembrava non voler uscire. Dopo secondi di attesa, tra la perplessità di Carlo Conti, eccolo spuntare dalle quinte salire sulle scale e riavviare la presentazione per un apparente guasto della porta di uscita principale, almeno a detta di lui. Il giovane cantante non si è limitato però solo a cantare, com’era prevedibile: lasciato da solo sul palco ha prima “parlato” con l’orchestra conquistando l’attenzione del pubblico per poi introdurre la sua “Grace Kelly” affermando: “La musica cambia il colore della mia anima. Con la musica, io posso diventare blu, giallo, verde, violetto. È molto bello essere di tutti i colori. E se qualcuno non vuole accettare tutti i colori del mondo e pensa che un colore sia migliore e deve avere più diritti di un altro o che un arcobaleno è pericoloso perché rappresenta tutti i colori del mondo. Beh, peggio per lui. Sinceramente, questo qualcuno lo lasciamo senza musica.” Applausi dal pubblico e via al medley tutto Mika. Per finire con l’omaggio con “Jesus to a child”George Michael.

A seguire, ancora, il resto delle cover da Marco Masini con “Signor Tenente” di Giorgio Faletti a Michele Bravi con “Le stagioni dell’amore” di Franco Battiato.
Altri ospiti della serata: il duo comico di Luca e Paolo, l’ospite fisso Maurizio Crozza, gli attori Alessandro Gassmann e Marco Giallini.

Il Festival, con la serata più lunga, è chiaramente terminato oltre la mezzanotte fino ad arrivare alle eliminazioni dei primi big con le coppie Nesli e Paba, Raige e Luzi; e con la premiazione per la miglior cover di Ermal Meta e la sua interpretazione di “Amata terra mia” che meritava effettivamente il premio.
Appuntamento quindi alla quarta serata, in dirittura d’arrivo per il vincitore ufficiale.

Federica Verdoliva
Federica Verdoliva
Voglio raccontare al mondo la verità. Voglio scrivere di tutte quelle cose che vengono nascoste. Voglio essere la voce di qualcuno. Voglio che la gente si accorga che quello che vede non è sempre realtà.
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