Un allarme sconcertante è stato lanciato da Save the Children durante la sua ultima indagine nel settimo Atlante per l’infanzia a rischio intitolato “Bambini, supereroi”: in Italia 1 minore su 3 è a rischio povertà ed esclusione sociale. Allarmante risulta la condizione delle sempre più numerose famiglie povere: 4 famiglie su 10, in inverno, soffrono il freddo a causa della mancanza di sistemi di riscaldamento. Circa 5,5 milioni di minori, inoltre, vivono in aree ad alto o medio-alto rischio sismico.
L’indagine di Save the Children ha poi analizzato i casi specifici: tra le regioni italiane è la Sicilia a detenere il primato per l’abbandono scolastico. Nella regione sicula, infatti, 1 minore su 4 (circa il 24%) interrompe gli studi alla terza media inferiore. Per gli esperti di Save the Children sarebbe proprio il titolo di studio dei genitori uno dei fattori maggiori che porterebbe i minori alla povertà.
In Puglia, invece, si trovano i bambini più poveri della media italiana: il 32% rispetto al 20% della media nazionale. Secondo Save the Children “la povertà diffusa, i servizi mancanti che spesso caricano tutta la spesa sulle spalle delle famiglie, hanno portato il Mezzogiorno d’Italia a percentuali più alte delle medie italiane“.
Tuttavia non è solo il Sud a detenere questo “macabro” primato: in Emilia-Romagna 1 minore su 10 è in povertà relativa. Nella regione romagnola infatti: 1 alunno di 15 anni su 5 non ha le competenze base di lettura e di matematica, il 13% dei ragazzi ha abbandonato la scuola fermandosi alla licenza media inferiore, 4 su 10, infine, non hanno mai letto un libro.