giovedì, Aprile 25, 2024
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Scandalo tangenti a Milano: arrestato il vice di Maroni

Doveva presenziare all’apertura della “Giornata della trasparenza” organizzata dalla Regione Lombardia, ma ha saltato l’appuntamento. Mario Mantovani, vicepresidente lombardo, è stato arrestato infatti stamattina nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Milano su un presunto giro di tangenti nell’ambito degli appalti per la Sanità pubblica.
Pesanti le accuse a suo carico, che vanno dalla corruzione alla turbativa d’asta.
Nell’ordinanza firmata dal gip Stefania Pepe, emerge che una gara d’appalto del valore di 11 milioni di euro per il trasporto di malati in dialisi sarebbe stata truccata da Mantovani su richiesta del responsabile del Bilancio della regione, Massimo Garavaglia, anch’egli indagato. I fatti, secondo la procura, si sono svolti ai tempi in cui Mantovani era assessore alla Sanità. Il numero due del Pirellone si sarebbe avvalso, per gestire questi traffici, dell’aiuto del suo collaboratore più stretto, Giacomo Di Capua, responsabile di Gabinetto all’assessorato.
Secondo gli inquirenti l’ex assessore gestiva una fitta rete di cooperative e altre società, tramite prestanome, che ogni anno ricevevano ingenti contributi dalla Regione Lombardia. Secondo l’ipotesi dell’accusa, sarebbe questo giro di finanziamenti ad essere sospetto tanto da porre in essere l’accusa di “condotte correttive poste in essere da importanti cariche istituzionali presso la Regione, nonché da Pubblici funzionari”.
Stringate le reazioni dei vertici del partito di cui Mantovani è esponente, la Lega Nord. Nonostante abbia avuto con lui un faccia a faccia, il leader del Carroccio Matteo Salvini non si è espresso e il Governatore lombardo, Roberto Maroni, si è detto “sorpreso dall’arresto”, sottolineando come speri che “il vicepresidente riesca a dimostrare la sua estraneità ai fatti”.

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